Ultimo aggiornamento il 25 Aprile 2024 by Francesca Monti
Introduzione:
Ieri mattina, alle 8:08, i primi partecipanti hanno iniziato a radunarsi a Piazzale Ostiense per prendere parte al presidio del 25 aprile “antifascista e antisionista”, un evento organizzato dai movimenti palestinesi. ‘obiettivo principale era quello di protestare contro il sionismo e ricordare le vittime del conflitto israelo-palestinese. Durante la manifestazione, i partecipanti hanno espresso la loro solidarietà con la Palestina e hanno sottolineato l’importanza di ricordare le vittime dei conflitti passati e presenti.
Il Presidio a Piazzale Ostiense: Striscioni e Slogan
Sottotitolo: “Fuori i genocidi dalla storia. Con la resistenza sempre”
Il presidio è stato caratterizzato da striscioni e cartelli con messaggi forti e diretti. Uno degli striscioni più grandi recitava: “Fuori i genocidi dalla storia. Con la resistenza sempre”, sottolineando l’importanza di combattere contro ogni forma di oppressione e discriminazione. Un altro cartello, tenuto da una donna, recitava “Ebrea antisionista”, evidenziando come la critica al sionismo non sia sempre sinonimo di antisemitismo.
manifestanti sventolavano bandiere della Palestina e reggevano cartelli con le immagini di morti, feriti e macerie a Gaza. Tra loro erano presenti anche i collettivi e le organizzazioni universitarie, che hanno aderito alla manifestazione per esprimere la loro solidarietà con la causa palestinese. Alcuni degli slogan scanditi durante la protesta includevano “Mai più genocidio” e “Free free Palestine“.
La Deposizione di una Corona di Fiori da Parte della Brigata Ebraica
Sottotitolo: “Un gesto simbolico di pace e riconciliazione”
Mentre il presidio era in corso, la Brigata Ebraica ha deposto una corona di fiori a Porta San Paolo. Questo gesto simbolico è stato interpretato come un segno di pace e riconciliazione tra le diverse comunità e come un modo per ricordare le vittime dei conflitti passati. Tuttavia, la presenza della Brigata Ebraica ha creato una certa tensione tra i partecipanti al presidio, che sono stati divisi da un cordone di polizia.
Il Ruolo della Polizia durante il Presidio
Sottotitolo: “Un cordone di divisione tra i manifestanti”
Per garantire la sicurezza e mantenere l’ordine pubblico, un cordone di polizia è stato schierato per dividere i due gruppi di manifestanti. Nonostante la tensione, la situazione è rimasta sotto controllo e non si sono verificati scontri o incidenti. Tuttavia, alcuni partecipanti al presidio hanno criticato la presenza della polizia, ritenendo che la loro presenza fosse ingiustificata e servisse solo a limitare la libertà di espressione.
Durante la manifestazione, i partecipanti hanno ribadito la loro ferma opposizione al sionismo e alle politiche israeliane nei confronti della Palestina. La manifestazione è stata anche un’occasione per ricordare le vittime dei conflitti passati e presenti, sottolineando l’importanza di combattere ogni forma di oppressione e discriminazione. Nonostante le differenze e le tensioni tra i due gruppi, la manifestazione si è conclusa pacificamente, con i partecipanti che hanno lasciato piazzale Ostiense nel tardo pomeriggio.