Ultimo aggiornamento il 19 Dicembre 2023 by Redazione
Leucemia linfatica cronica: nuove terapie per una migliore qualità di vita
La leucemia linfatica cronica (LLC) è una forma di tumore del sangue che colpisce principalmente persone di età media intorno ai 70 anni. In Italia, ogni anno vengono diagnosticati circa 3.400 nuovi casi di LLC, con un totale di oltre 25.000 persone colpite. Tuttavia, grazie ai recenti progressi nella ricerca e nelle terapie, il concetto di tempo per il paziente sta cambiando radicalmente.
Durante il convegno nazionale “Leucemia linfatica cronica: tempo per vivere”, promosso da AbbVie e tenutosi a Roma, clinici ed esperti si sono riuniti per fare il punto sullo stato dell’arte delle cure per la LLC. Durante l’evento, è emerso un nuovo paradigma terapeutico che mira a controllare la malattia e garantire una migliore qualità di vita al paziente. Secondo gli esperti, la strategia terapeutica può essere “a termine”, consentendo al paziente di vivere una vita più soddisfacente, sia dal punto di vista professionale che personale.
La LLC è una forma di tumore del sangue indolente e poco aggressivo, caratterizzata da un’eccessiva produzione di globuli bianchi linfociti B. Questi globuli bianchi tendono ad aumentare nel tempo nel sangue e possono accumularsi nei linfonodi e nella milza, causandone la crescita. La malattia di solito si manifesta lentamente e può essere scoperta casualmente attraverso esami del sangue che rivelano un aumento dei globuli bianchi. I sintomi evidenti possono comparire solo dopo diversi anni, come emorragie o infezioni. Tuttavia, la sopravvivenza a 5 anni è piuttosto alta, intorno al 70%.
I trattamenti per la LLC diventano necessari quando i globuli bianchi crescono rapidamente o quando i valori dei globuli rossi e delle piastrine scendono a livelli pericolosi per la vita del paziente. L’obiettivo principale delle cure è riportare i valori del sangue e le dimensioni dei linfonodi alla normalità, ottenendo una remissione della malattia. Oggi, le terapie target intelligenti, utilizzate in combinazione con altri farmaci, sono in grado di garantire periodi liberi dalla progressione della malattia e dalla somministrazione continua di farmaci.
Le terapie target interferiscono direttamente con i processi che regolano la proliferazione e la sopravvivenza delle cellule leucemiche. In particolare, l’inibitore selettivo di BCL-2, in associazione con anti-CD20 o in monoterapia, permette di ottenere risposte profonde, riducendo la malattia a tal punto da non poter essere più identificata. Questo risultato consente di sospendere il trattamento, offrendo al paziente la libertà da una nuova cura per anni, riducendo anche i costi per il Servizio Sanitario Nazionale. Le terapie target rappresentano un grande beneficio per i pazienti con LLC, poiché sono più efficaci e meglio tollerate rispetto alle terapie tradizionali basate sulla chemioterapia.
Il concetto di tempo diventa sempre più importante nel trattamento della LLC. Secondo Marco Vignetti, presidente di Fondazione Gimema, “il futuro per il trattamento della LLC si sta orientando verso una strategia a durata fissa”. Questo è particolarmente rilevante considerando l’aumento della popolazione anziana in Italia, che ha superato i 10 milioni di persone. La durata limitata del trattamento permette ai pazienti di riappropriarsi della propria quotidianità e di vivere una vita migliore.
È fondamentale che i pazienti abbiano il tempo e lo spazio necessari per discutere con i propri ematologi. La comunicazione tra il paziente e il medico è essenziale per garantire un percorso di cura personalizzato. Le nuove strategie terapeutiche offrono opportunità oltre ai trattamenti standard basati sulla chemioterapia. Tutti i pazienti idonei alle terapie target dovrebbero poterne beneficiare, e il tempo è un indicatore cruciale per una corretta comunicazione e un continuo scambio di informazioni tra le parti coinvolte.
L’obiettivo di AbbVie è investire nella ricerca e nello sviluppo di terapie innovative che abbiano un impatto significativo sulla vita delle persone colpite dalla LLC. “Crediamo che l’ascolto e la pronta risposta ai bisogni dei pazienti, insieme alla produzione di terapie all’avanguardia, possano contribuire a migliorare l’esperienza con la malattia e favorire un miglior esito delle cure”, afferma Annalisa Iezzi, direttore medico di AbbVie.
La LLC sta vivendo una vera e propria rivoluzione terapeutica, con l’obiettivo di controllare la malattia e garantire una migliore qualità di vita ai pazienti. Grazie alle terapie target e al concetto di tempo, i pazienti con LLC possono guardare al futuro con maggiore ottimismo e speranza.