Il dramma dei suicidi in carcere: l’appello di don Franco Esposito

Il Dramma Dei Suicidi In Carcere: L'Appello Di Don Franco Esposito Il Dramma Dei Suicidi In Carcere: L'Appello Di Don Franco Esposito
Il dramma dei suicidi in carcere: l'appello di don Franco Esposito - Occhioche.it

Ultimo aggiornamento il 9 Luglio 2024 by Francesca Monti

Don Franco Esposito: un omicidio di Stato in carcere

Nel carcere di Napoli Poggioreale il direttore della Pastorale Carceraria, don Franco Esposito, esprime preoccupazione per il numero di suicidi che si verificano tra i detenuti. Definendo il suicidio in carcere un “omicidio di Stato“, don Esposito sottolinea l’urgenza di un cambiamento nel sistema delle pene per evitare una vera e propria strage di Stato.

La delusione di don Franco Esposito sul decreto del ministro della Giustizia

Don Franco Esposito critica il recente decreto del ministro della Giustizia, definendolo deludente per l’assenza di misure concrete riguardo ai suicidi in carcere. Secondo lui, il decreto non affronta il dramma che si vive dietro le sbarre e non fornisce soluzioni efficaci per contrastare il problema. Con un tasso di recidiva del 70%, don Esposito invoca un cambiamento radicale nel sistema delle pene, con l’implementazione di misure alternative al carcere.

L’impegno di don Franco Esposito per le misure alternative al carcere

Oltre al suo ruolo di direttore della Pastorale Carceraria, don Franco Esposito è presidente di un’associazione di volontariato che gestisce una casa di accoglienza per detenuti in fase di recupero. Sottolinea l’importanza di offrire un sostegno adeguato per evitare la recidiva e favorire la reintegrazione sociale dei detenuti. Nonostante le sfide economiche e l’assenza di sostegno finanziario da parte dello Stato, don Esposito continua a lavorare per offrire un’alternativa al sistema carcerario tradizionale, promuovendo la rieducazione e il reinserimento dei detenuti nella società.

Approfondimenti

    Don Franco Esposito: Sacerdote cattolico attivo nel campo della pastorale carceraria. Don Esposito si occupa dell’assistenza spirituale e sociale dei detenuti, promuovendo un’approccio basato sulla rieducazione e il reinserimento sociale. La sua figura è importante per la sensibilizzazione sulle condizioni dei carcerati e per la promozione di misure alternative al carcere.

    Carcere di Napoli Poggioreale: Importante istituzione penitenziaria situata a Napoli, con una storia caratterizzata da problemi strutturali e sovraffollamento. È nota per le criticità che affliggono il sistema carcerario italiano.
    Pastorale Carceraria: Organizzazione della Chiesa cattolica che si occupa dell’assistenza spirituale e umanitaria delle persone detenute. Si impegna a sensibilizzare sulle condizioni dei carcerati e a promuovere progetti di reinserimento sociale.
    Ministro della Giustizia: Figura di spicco del governo italiano responsabile della gestione del sistema giudiziario e penitenziario. Il decreto criticato da Don Esposito potrebbe riguardare provvedimenti legislativi in ambito penale e carcerario.
    Suicidi in carcere: Fenomeno grave e complesso legato alle condizioni di detenzione, alla salute mentale dei detenuti e alla mancanza di adeguate misure di prevenzione. Don Esposito denuncia la situazione e sollecita un cambio di direzione nella gestione della pena.
    Recidiva: Termine che indica la tendenza dei detenuti a commettere nuovi reati dopo essere stati rilasciati dal carcere. Don Esposito evidenzia il problema della recidiva e sottolinea l’importanza di adottare misure alternative alla detenzione per favorire il reinserimento sociale.
    Misure alternative al carcere: Soluzioni penali e sociali che mirano a ridurre il tasso di recidiva offrendo ai detenuti opportunità di riabilitazione e reinserimento nella società. Don Esposito si impegna per promuovere queste alternative come strumento efficace per contrastare la criminalità e favorire la rieducazione dei carcerati.

Keep Up to Date with the Most Important News

By pressing the Subscribe button, you confirm that you have read and are agreeing to our Privacy Policy and Terms of Use