Ultimo aggiornamento il 13 Luglio 2024 by Giordana Bellante
La Polizia di Stato di Agrigento ha recentemente arrestato due individui, di nazionalità egiziana e siriana, in seguito a un provvedimento di fermo emesso dalla Procura della Repubblica di Agrigento. Questi due individui sono stati accusati di aver facilitato illegalmente l’ingresso in Italia di 46 migranti, principalmente di nazionalità bengalese, giunti a Lampedusa il 7 luglio.
Terribile naufragio e perdite umane
Durante il tragitto, purtroppo, tre migranti di nazionalità egiziana e bengalese hanno perso la vita. Due di loro sono stati segnalati dispersi durante la navigazione, mentre un terzo migrante egiziano è stato ritrovato senza vita in mare.
Naufragio dell’imbarcazione vicino a Lampedusa
La tragedia si è consumata nelle prime ore del 7 luglio, quando un’imbarcazione di legno lunga circa 10 metri ha fatto naufragio nei pressi dell’isola di Lampedusa, inabissandosi dopo aver urtato una scogliera. Di conseguenza, 43 migranti sono stati tratti in salvo sulle coste dell’isola, mentre purtroppo tre di loro hanno perso la vita.
Dettagli dell’indagine e conseguenti arresti
Le autorità hanno condotto un’approfondita indagine presso l’hotspot di Lampedusa, coinvolgendo sia la Squadra Mobile di Agrigento che il Servizio Centrale Operativo e la S.I.S.C.O. di Palermo. Grazie a tali investigazioni, è emerso un quadro dettagliato delle fasi del viaggio, dalla partenza dalle coste libiche fino all’approdo in Italia. Questo ha portato all’arresto dei due individui responsabili del traffico di migranti.
Provvedimenti legali in corso
I due indagati sono attualmente detenuti in attesa dell’udienza di convalida. Le loro responsabilità penali saranno valutate nel corso del procedimento giudiziario.
Questo documento è una rielaborazione della notizia originale.