Ultimo aggiornamento il 15 Luglio 2024 by Giordana Bellante
Un studio pubblicato sulla rivista scientifica Pnas, condotto da Giacomo Rizzolatti dell’Università degli Studi di Parma e il gruppo di ricerca guidato da Antonella Marchetti dell’Università Cattolica di Milano, ha evidenziato che i bambini in tenera età sono in grado di comprendere gli altri e anticiparne le intenzioni grazie ai neuroni specchio.
NEURONI SPECCHIO: I MATTONCINI DELL’EMPATIA
Il profondo legame tra bambini in età prescolare e la capacità di ‘risonanza’ offerta dai neuroni specchio è stato sottolineato come fondamentale per il processo di costruzione di una comprensione sempre più articolata del contesto sociale circostante.
COMPRENSIONE DEGLI INTENTI: IL RUOLO DEI MUSCOLI
Il gruppo di lavoro ha testato la capacità dei bambini di organizzare catene di azioni motorie, evidenziando la comprensione dell’intento di un’altra persona. Durante il compito di afferrare cibo o carta, l’attivazione del muscolo miloioideo coinvolto nell’apertura della bocca è stata monitorata. Il muscolo si attivava in anticipo nel caso del cibo, suggerendo una pianificazione motoria mirata all’obiettivo dell’azione. Anche durante la semplice osservazione di compiti simili, i bambini mostravano lo stesso pattern di attivazione muscolare.
APPLICAZIONI CLINICHE E DIAGNOSI PRECOCE
Il potenziale diagnostico precoce di queste scoperte è cruciale, soprattutto per individuare precocemente segnali di disturbi dello spettro autistico. La valutazione strumentale psicofisica potrebbe rivelare eventuali deficit nella comprensione delle intenzioni, fornendo così una base per lo sviluppo di interventi mirati.
Queste nuove evidenze rappresentano un importante passo avanti nella comprensione dello sviluppo cognitivo e sociale nei bambini, aprendo nuove prospettive anche nel campo della diagnosi e dell’intervento precoce.
