Ultimo aggiornamento il 20 Luglio 2024 by Francesca Monti
Paulo Dybala, il famoso calciatore argentino della Roma, e Oriana Sabatini, la rinomata modella originaria di Buenos Aires, hanno celebrato il loro matrimonio in un’incantevole location vicino a Pilar, in Argentina. La cerimonia, a cui hanno partecipato 300 invitati, si è svolta nella suggestiva tenuta di Dok Haras, arricchita da dettagli eleganti e toccanti.
UNA CERIMONIA DA SOGNO NEI DETTAGLI
La coppia, circondata da amici e parenti, ha pronunciato il fatidico ‘sì’ in una atmosfera magica, curata nei minimi dettagli. Tra le 16 damigelle d’onore scelte dalla sposa Oriana Sabatini e gli invitati illustri come Alvaro Morata e Alice Campiello, l’evento si è distinto per il suo splendore e l’eleganza che ha contraddistinto ogni aspetto. La gestione dell’evento è stata affidata a Tiziana Sabatini, sorella della sposa, mentre la prelibata torta nuziale è stata firmata dal celebre chef argentino Damian Betular.
OSPITI SPECIALI E DETTAGLI ESCLUSIVI
Oltre alla presenza di Alvaro Morata e Alice Campiello, all’evento hanno partecipato anche Leandro Paredes e la moglie Camila Galante, amici intimi di Paulo Dybala. Non è da meno il fatto che durante il banchetto sarà servito il vino di produzione propria di Leandro Paredes, aggiungendo un tocco di esclusività e personalizzazione all’evento.
LA REGOLA IMPERATIVA PER GLI OSPITI: NIENTE SMARTPHONE
Tra le particolarità di questo matrimonio esclusivo c’è una regola ben precisa per gli invitati: è strettamente proibito l’uso degli smartphone. Una scelta mirata a favorire una partecipazione attiva e un coinvolgimento totale dei presenti, escludendo qualunque distrazione digitale. Questo divieto non solo garantisce privacy e riservatezza, ma promuove anche un’atmosfera più autentica e interattiva tra gli ospiti, elevando ulteriormente il valore dell’evento. La mancanza di dispositivi elettronici favorirà un’esperienza più genuina e inarrestabile per tutti i presenti, rendendo ogni istante indimenticabile, al riparo da intrusioni virtuali.