Ultimo aggiornamento il 24 Luglio 2024 by Francesca Monti
Il Tribunale del Riesame di Cagliari ha preso la decisione di rigettare la richiesta di mitigazione della misura cautelare nei confronti di Igor Sollai, detenuto per il gravissimo reato di omicidio volontario aggravato e occultamento di cadavere legato alla scomparsa di Francesca Deidda, avvenuta il 10 maggio a San Sperate. Il cadavere della donna è stato rinvenuto in un borsone nelle campagne tra Sinnai e San Vito, in prossimità del ponte romano, precisamente a San Priamo. Di conseguenza, Sollai dovrà restare in carcere a Uta.
Udienza: accuse e indizi contro Sollai
Nel corso dell’udienza di ieri, il pubblico ministero Marco Cocco ha ripercorso dettagliatamente le accuse mosse contro Igor Sollai, sottolineando i gravi indizi a suo carico. I difensori legali del 43enne, Carlo Demurtas e Laura Pirarba, hanno, invece, presentato una memoria evidenziando vari aspetti legati alla misura cautelare che ha portato alla detenzione di Sollai, concentrandosi sul rischio di fuga, la possibile recidiva nel reato e il rischio di alterazione delle prove.
Prossimi passi: motivazione e accertamenti
È stato stabilito un termine di 45 giorni per la presentazione della motivazione relativa alla decisione del Tribunale. Carlo Demurtas ha dichiarato all’ANSA che si attendono di esaminare attentamente la motivazione prima di prendere ulteriori provvedimenti legali, aggiungendo che sono in programma ulteriori accertamenti nella casa e che stanno valutando la possibilità di partecipare a tali operazioni. Oggi, inoltre, sono in programma accertamenti da parte dei Ris sulla Toyota Yaris di Francesca, veicolo che il marito della vittima aveva messo in vendita.
Il verdetto del Tribunale del Riesame di Cagliari ha confermato la permanenza di Igor Sollai in carcere, rifiutando la richiesta di revisione della misura cautelare. Gli sviluppi successivi sono attesi con grande interesse per fare luce sulla vicenda e far giustizia per Francesca Deidda.