Maysoon majidi: l’attivista curda iraniana resta in carcere

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Maysoon Majidi: L'Attivista Curda Iraniana Resta in Carcere - Occhioche.it

Ultimo aggiornamento il 24 Luglio 2024 by Francesca Monti

Maysoon Majidi, l’attivista curda iraniana, è stata confermata in carcere dal Tribunale di Crotone. L’accusa la identifica come la presunta scafista di un’imbacazione che ha trasportato in Italia 77 persone sbarcate a Gabella il 31 dicembre 2023. Durante l’udienza, l’imputata ha respinto le accuse e richiesto una modifica della misura cautelare.

Dichiarazioni In Tribunale

Durante l’udienza, Maysoon ha contestato le accuse, riportando di aver compiuto il viaggio per ragioni di sopravvivenza e libertà in Europa. Ha esposto dettagli sulla traversata, sottolineando errori nelle date avanzate dall’accusa. Ha denunciato maltrattamenti subiti a bordo, suscitando animosità tra i passeggeri.

Appello Al Tribunale

Nel tentativo di dimostrare la propria innocenza, Maysoon ha proposto le immagini scattate durante il viaggio, mostrando di essere rimasta sottocoperta mentre un’altra persona si trovava in prossimità dello scafista. Ha espresso disperazione per la decisione della corte e ha implorato una revisione del provvedimento cautelare.

Contesto e Testimonianze

Maysoon, 27 anni, è una nota attrice e regista curda iraniana, impegnata nei diritti delle donne. Fuggita dall’Iran per sfuggire alla persecuzione religiosa, ha respinto le accuse di complicità con il capitano dell’imbarcazione. Le testimonianze dei migranti, originariamente sfavorevoli, sono state ritrattate successivamente, sollevando dubbi su presunte incomprensioni linguistiche.

Eventi Fuori dal Tribunale

Mentre l’udienza si svolgeva, attivisti si sono radunati fuori dal Tribunale a supporto della liberazione di Maysoon, esprimendo solidarietà e richiedendo giustizia nel caso. Le tappe successive del processo sono fissate per novembre, con ulteriori sviluppi attesi.

Questo resoconto aggiorna sui dettagli dell’udienza di Maysoon Majidi, confermando il suo stato di detenzione in attesa di ulteriori sviluppi processuali. Anche se la situazione resta incerta, l’attenzione e il supporto dell’opinione pubblica rimangono fondamentali per assicurare un processo equo e trasparente.

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