Ultimo aggiornamento il 30 Luglio 2024 by Giordana Bellante
La recente operazione della polizia a Roma ha portato al sequestro di 15 kg di cocaina destinati alla movida della capitale. Questo evento non solo evidenzia l’urgente necessità di affrontare il traffico di stupefacenti, ma mette in luce anche le nuove modalità di spaccio che si sono affermate, trasformando una pratica tradizionale in un servizio delivery attraverso messaggi digitali. Nel corso dell’estate, aree come Trastevere, San Lorenzo, Pigneto e Ostia vedranno un aumento della domanda di sostanze stupefacenti, rendendo la situazione ancora più critica.
arresto in flagranza e il sequestro a Case Rosse
Momenti dell’operazione
Oggi si è svolta un’operazione di sequestro in cui un uomo di 50 anni, originario dell’Italia, è stato arrestato mentre trasportava un ingente quantitativo di cocaina in auto. Gli agenti del II distretto Salario-Parioli hanno colto in flagrante il sospetto all’uscita di un luogo di stoccaggio situato in zona Case Rosse. La polizia ha confermato che la cocaina, di elevata purezza, avrebbe potuto essere suddivisa in circa 72.286 dosi pronte per il mercato estivo romano.
Strategia di controllo
Antonello Giugliano, Vice Questore Aggiunto della Polizia di Stato, ha sottolineato l’importanza dei servizi di vigilanza quotidiani per contrastare l’attività di piccoli spacciatori. Si tratta di pattuglie in borghese e controlli specifici che mirano a sradicare il fenomeno dello spaccio di droga, specialmente nelle località frequentate da giovani e universitari durante la stagione estiva. Inoltre, eventi come festival e feste all’aperto sono frequentemente monitorati per prevenire atti di spaccio.
evoluzione dello spaccio di droga
Cambiamenti nelle dinamiche di acquisto
Negli ultimi anni, il panorama dello spaccio di droga ha visto un significativo cambiamento nelle modalità di acquisto e vendita. Prima dell’emergenza sanitaria, l’acquisto di droga avveniva prevalentemente in specifiche “piazze di spaccio” visibili. Tuttavia, con l’insorgere della pandemia, le dinamiche si sono modificate: spaccio e distribuzione sono diventati più fluidi e, di fatto, hanno preso piede le piattaforme digitali come Telegram e WhatsApp. All’interno di gruppi riservati, gli spacciatori presentano i loro “menù” di stupefacenti, facilitando l’incontro tra clienti e pusher.
Nuove strategie di monitoraggio
I servizi di polizia si sono adeguati a queste innovazioni nel mercato della droga. Oltre a monitorare i luoghi tradizionali di spaccio, la polizia ora presta particolare attenzione ai veicoli a noleggio, spesso utilizzati dai pusher per le loro attività illecite. La sorveglianza e i pedinamenti si concentrano su personaggi sospetti alla guida, che possono condurre fino ai luoghi di stoccaggio delle sostanze.
tendenze di consumo e differenziazione territoriale
Preferenze di consumo
L’analisi delle preferenze tra i consumatori di stupefacenti rivela un quadro piuttosto chiaro. La cocaina continua a dominare nelle feste e negli eventi privati, mentre le droghe leggere rimangono più diffuse tra gli universitari soprattutto nei quartieri di San Lorenzo, Pigneto e piazza Bologna. In contesti come discoteche e festival, invece, si registra un incremento nell’uso di droghe sintetiche. Questo indica una caratterizzazione dei consumatori: dai lavoratori ai giovani, ognuno con motivazioni e contesti diversi.
Evoluzione della figura dello spacciatore
La figura dello spacciatore ha subito un’evoluzione significativa. Da adolescenti spesso non punibili, oggi si parla di adulti con responsabilità legali e mezzi fisici per svolgere l’attività di spaccio. Molti sono inseriti nel tessuto sociale, talvolta con alcun tipo di professione legittima, e si avvicinano al crimine poiché attratti da guadagni facili. La manodopera coinvolta nel traffico di droga è per lo più straniera in aree come Pigneto e Stazione Termini, mentre il mercato della cocaina è frequentemente controllato da italiani con una facciata insospettabile.
In questo scenario complesso, sebbene ci siano sforzi continui da parte delle autorità per combattere il narcotraffico, le mode e le pratiche di consumo sembrano adattarsi e persistere, sfidando le politiche di prevenzione ed intervento.