Ultimo aggiornamento il 31 Luglio 2024 by Giordana Bellante
Tilda Swinton, nota attrice britannica e vincitrice di numerosi premi, sarà protagonista alla 81ª Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia. Insieme a Julianne Moore, Swinton reciterà nel film The Room Next Door, un’opera diretta da Pedro Almodóvar che punta al Leone d’Oro. Inoltre, Swinton avrà un ruolo di rilievo come narratrice nel secondo capitolo della serie Playing With Reality, intitolato Impulse. Questo progetto verrà presentato in anteprima mondiale nel Venice Immersive Program, un’iniziativa dedicata alle esperienze di realtà mista.
La mixed reality experience di Impulse
Un focus sul disturbo da deficit di attenzione e iperattività
Impulse, sviluppato da May Abdalla e Barry Gene Murphy, è un documentario interattivo che si immerge nel tema dell’ADHD . Attraverso le storie di quattro individui, l’opera esplora le sfide quotidiane e le decisioni che hanno avuto un impatto significativo sulle loro vite. Questo progetto segna un ritorno per Swinton, che ha già collaborato con Goliath, lo studio vincitore del Gran Premio della Giuria per la miglior opera VR nel 2021.
La regista May Abdalla ha sottolineato l’importanza della presenza di Swinton nella narrazione, aggiungendo che la sua voce e il suo approccio empatico offrono al pubblico una comprensione più profonda delle esperienze rappresentate. L’idea è di creare un ponte tra le storie narrate e le esperienze vissute dal pubblico, indipendentemente dal fatto che abbiano o meno affrontato situazioni simili nella loro vita.
La preparazione e l’approccio della collezione
Impulse si distingue per il suo metodo ibrido, combinando narrazione documentaristica e ricerche scientifiche rigorose. Gli sviluppatori del progetto si sono avvalsi della consulenza di neurosienziati e psicologi, raccogliendo oltre 100 ore di interviste con persone che vivono in prima persona il disturbo ADHD. Questo materiale è poi tradotto in una narrazione coinvolgente che mette in luce le esperienze di vita dei soggetti.
Swinton, da parte sua, ha già dimostrato la sua capacità di affrontare tematiche delicate come la salute mentale. Nel titolo precedente di Anagram, aveva narrato l’esperienza di un uomo colpito da psicosi, evidenziando le sfide legate a tali condizioni.
Impulse: la trama ed il gameplay interattivo
Narrazioni individuali e unità narrativa
Impulse non si limita a esplorare il lato clinico dell’ADHD; adotta un approccio narrativo audace, che combina storie di vita personali con elementi di gameplay avvincenti. Ogni protagonista offre una nuova prospettiva sulla condizione, mettendo in risalto diversi aspetti della vita con ADHD. Leanne, ad esempio, trasforma il mondo circostante in un gioco per sfuggire alla monotonia, mentre Omar si concentra su azioni rischiose e audaci per sentirsi vivo.
Le storie di Errol e Tara, che affrontano rispettivamente la ricerca di approvazione e la lotta contro la resa, completano il quadro di esperienze e emozioni presentate nel documentario. Questo utilizzo creativo della narrazione dimostra come le esperienze di patologie mentali possano sfociare in realtà inaspettate e talvolta caotiche.
L’impatto dell’interazione e della realtà mista
Attraverso la realtà mista, Impulse invita il pubblico a interagire attivamente con le storie. Elementi visivi come ombre e parole si trasformano in portali e significati, stimolando reazioni e riflessioni. Questo approccio evita la linearità, permettendo al pubblico di esplorare connessioni più profonde tra gli eventi narrati e il proprio vissuto, un aspetto chiave per comprendere le complessità delle esperienze ADHD.
L’esperienza immersiva non solo riesce a tenere alta l’attenzione, ma offre anche un’opportunità per approfondire tematiche spesso sottovalutate, come le vite delle ragazze tranquille e il brivido di agire senza una riflessione approfondita. La partecipazione di Tilda Swinton quale narratrice in questo contesto non può che arricchire ulteriormente la proposta, rendendo Impulse un appuntamento imperdibile al festival di Venezia.