Malga Cercen Bassa chiusa: allerta sanitaria in Trentino per contaminazione da Escherichia coli

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Malga Cercen Bassa chiusa: allerta sanitaria in Trentino per contaminazione da Escherichia coli - Occhioche.it

Ultimo aggiornamento il 31 Luglio 2024 by Luisa Pizzardi

Le recenti analisi delle acque di Malga Cercen Bassa hanno sollevato preoccupazioni significative riguardo alla salute pubblica. A seguito del campionamento effettuato dall’Unità Operativa di Prevenzione Ambientale dell’Azienda Sanitaria Provinciale, il sindaco di Rabbi, Lorenzo Ciccolini, ha emesso un’ordinanza che ha portato alla chiusura immediata delle attività ristorative e agrituristiche presenti nella malga, insieme a un divieto di vendita di prodotti caseari locali.

Emergenza sanitaria e misure di chiusura

Ordinanza sindacale e interventi dei Nas

In risposta alle problematiche rilevate, il sindaco ha stabilito la chiusura immediata dell’attività di ristorazione e ha proibito la vendita di qualsiasi prodotto caseario derivante dalla lavorazione del latte locale. Questo provvedimento si è reso necessario dopo che i campioni prelevati hanno mostrato la presenza di batteri pericolosi, tra cui Escherichia coli e coliformi. L’ordinanza richiede, tra l’altro, che entro 36 ore dalla notifica, i gestori provvedano alla disinfezione delle vasche di accumulo e delle relative tubature.

Inoltre, i Nas dei carabinieri hanno supervisionato il processo e hanno ordinato la distruzione di 167 forme di formaggio potenzialmente pericoloso. Queste azioni evidenziano il livello di serietà con cui è stata affrontata questa situazione critica, necessaria per proteggere la salute di residenti e visitatori.

Rilevazione della contaminazione

Il provvedimento è stato preso a seguito di controlli effettuati il primo luglio, su richiesta dell’Asuc di Bozzana. L’Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie ha condotto un campionamento presso Malga Polinar, dove è emersa la contaminazione dell’acqua utilizzata per il consumo umano e per la produzione alimentare. Tali analisi hanno dunque reso evidente la necessità di azioni immediate per la salvaguardia della salute pubblica.

Procedure da adottare per ripristinare la salute pubblica

Necessità di disinfezione

L’ordinanza precisa che è “indispensabile intervenire con carattere d’urgenza ad una immediata pulizia e disinfezione delle vasche di accumulo e delle tubature”. Queste procedure sono cruciali per garantire che le attività agricole e ristorative possano, in futuro, riprendere in condizioni di sicurezza. È prevedibile che solo dopo aver attestato la conformità della qualità dell’acqua, le operazioni di caseificazione e ristorazione possano ripartire.

Monitoraggio e controlli futuri

Le autorità sanitarie continueranno a monitorare la situazione per verificare che gli standard igienico-sanitari vengano rispettati e che gli interventi di pulizia siano effettivamente effettuati. I controlli futuri mireranno a garantire che non ci siano ulteriori rischi per la salute pubblica e che la comunità possa tornare a fruire senza paure delle offerte agro-alimentari della zona.

Data la gravità della situazione, è fondamentale che i cittadini e i visitatori seguano le indicazioni delle autorità per evitare rischi per la salute. La trasparenza nelle comunicazioni e il rispetto delle norme igieniche sono essenziali in questo momento critico.

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