Ultimo aggiornamento il 31 Luglio 2024 by Luisa Pizzardi
L’inaugurazione del nuovo reparto di terapia intensiva presso l’Ospedale Grassi di Ostia, avvenuta il 31 luglio 2024, ha scatenato un acceso dibattito sullo stato attuale della sanità locale. Il presidente della Regione, Francesco Rocca, ha presieduto l’evento che ha visto un investimento di circa 1,4 milioni di euro. Tuttavia, secondo i consiglieri comunali del Partito Democratico di Fiumicino, Ezio Di Genesio Pagliuca e Paolo Calicchio, la situazione del personale sanitario denuncia gravi lacune, mettendo in discussione la sostenibilità di tale investimento.
Carenze di personale all’Ospedale Grassi
Una situazione insostenibile
I consiglieri Di Genesio Pagliuca e Calicchio hanno espresso preoccupazione per le carenze di personale all’Ospedale Grassi, evidenziando la mancanza di medici, infermieri e operatori socio-sanitari. In un comunicato stampa, hanno sottolineato che la nuova apertura del reparto non può compensare le deficienze già esistenti, complicate ulteriormente dal periodo estivo che porta con sé un aumento delle emergenze sanitarie. La mancanza di personale è stata anche segnalata da diverse sigle sindacali, che hanno sollecitato un intervento immediato da parte della Regione Lazio.
Interrogazioni e richieste di intervento
Per dare seguito a queste preoccupazioni, la consigliera regionale Eleonora Mattia ha presentato un’interrogazione scritta al presidente del Consiglio Regionale, Antonello Aurigemma. L’obiettivo è ottenere chiarimenti sulla pianta organica dell’ospedale e sulle risorse tecnologiche disponibili. Attualmente, secondo i consiglieri, gli operatori sanitari sono costretti a inserire manualmente i dati, un processo che consuma tempo ed è inadeguato in situazioni di emergenza. L’attesa di risposte concrete da parte della Regione è fondamentale per migliorare la gestione e le condizioni di lavoro del personale.
Una sanità già sotto pressione
La situazione del personale non riguarda solo il reparto di terapia intensiva, ma si estende anche ad altre sezioni dell’ospedale, come il Nucleo di Cure Primarie in via Coni Zugna, dove si verifica una grave carenza di infermieri. I consiglieri hanno evidenziato che in particolare questo nucleo ha visto una sola figura infermieristica lavorare in turni estenuanti di dodici ore. Questa situazione è fra le più preoccupanti, considerando che la salute dei cittadini del X Municipio e di Fiumicino dipende in larga parte da questa struttura. La richiesta di una corretta programmazione e assunzione, specialmente in un periodo di vertiginoso aumento delle patologie legate al caldo, appare ora più che mai urgente.
Le reazioni della politica locale
Replica di Severini alle polemiche
In risposta alle dichiarazioni dei consiglieri comunali, il presidente del Consiglio comunale Roberto Severini ha sollevato un punto controverso, affermando che le critiche ai vertici della gestione sanitaria sono giunte solo ora, dopo anni di silenzio. Severini ha ricordato che per dieci anni al governo della Regione Lazio erano presenti figure vicine al Partito Democratico, come Nicola Zingaretti e Alessio D’Amato. La tempistica delle lamentazioni dei due consiglieri sarebbe quindi, secondo lui, una mossa politicizzata.
Azioni concrete della giunta regionale
Severini ha poi portato all’attenzione il piano della giunta regionale, che recentemente ha autorizzato 14.000 nuove assunzioni nella sanità pubblica, un’iniziativa che abbraccia anche l’Ospedale Grassi e la Asl Roma 3. Questo intervento è stato definito come il maggior investimento per la sanità pubblica degli ultimi due decenni. L’intenzione della giunta è di contribuire attivamente al miglioramento delle condizioni della sanità locale, affermando che le azioni politiche del momento sono in sinergia con le necessità della comunità.
Una continua lotta per il diritto alla salute
La questione relativa all’Ospedale Grassi di Ostia non è ancora chiusa. Le tensioni politiche e le dichiarazioni contrastanti evidenziano la complessità della situazione sanitaria nella Regione. I cittadini attendono ora risposte affidabili e concrete che possano migliorare l’organizzazione dei servizi sanitari e garantire un’assistenza adeguata, cruciali per la salute e il benessere pubblico. La prospettiva di un cambiamento positivo rimane nebulosa, e la pressione sulla Regione Lazio per affrontare le criticità resta alta.