Ultimo aggiornamento il 1 Agosto 2024 by Luisa Pizzardi
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Il corso di laurea magistrale in Digital Humanities, di recente introduzione all’Università di Roma Tor Vergata, rappresenta un’importante evoluzione nel panorama accademico italiano. Con l’obiettivo di connettere il patrimonio culturale e le competenze linguistiche con le innovazioni tecnologiche, questo programma di studio offre una risposta alle crescenti esigenze del mercato del lavoro. In un contesto in cui la digitalizzazione permea ogni aspetto della vita culturale e sociale, queste nuove competenze sono sempre più richieste.
Un corso unico nel contesto laziale
Le caratteristiche distintive del programma
Situato all’interno del Dipartimento di STORIA, patrimonio culturale, formazione e società, il corso di laurea in Digital Humanities si distingue per la sua unicità tra le università statali del Lazio. Il programma è progettato per attrarre laureati di discipline umanistiche e informatiche, creando una sintesi tra competenze tradizionali e strumenti informatici avanzati. Gli studenti apprenderanno metodologie all’avanguardia che spaziano dal trattamento automatico della lingua, alla gestione della comunicazione attraverso le moderne tecnologie, rendendo le loro competenze immediatamente applicabili nel mondo del lavoro.
Focus sulle lingue e sulla comunicazione
Uno degli obiettivi principali del corso è quello di formare esperti in grado di navigare tra il mondo delle lingue e delle tecnologie quando si tratta di comunicazione. Quest’aspetto comprende la produzione di contenuti testuali e il design di interfacce digitali, integrando l’analisi dei dati con un’approfondita comprensione dei linguaggi umani. Gli studenti saranno anche introdotti a strumenti di intelligenza artificiale applicati all’elaborazione e alla gestione delle informazioni documentali.
Competenze per il futuro del lavoro
L’integrazione di discipline umanistiche e tecnologiche
Il corso di laurea si distingue per la sua visione innovativa, mirata a garantire che i laureati possiedano competenze trasversali tra le discipline umanistiche e quelle informatiche. Questa integrazione è considerata fondamentale per rispondere alle esigenze delle istituzioni, delle aziende e del settore culturale. Le nuove figure professionali formate al termine di questo percorso saranno preparate ad affrontare sfide come la gestione dei social media, il machine learning e le tecnologie di realtà virtuale e aumentata.
Opportunità nel settore culturale
La preparazione offerta dal programma si applicherà a vari aspetti dell’industria culturale, dalle piattaforme di social media alla progettazione di oggetti multimediali. Gli esperti formati attraverso questo corso potranno operare in contesti come esposizioni, performance artistiche e campagne di comunicazione interattive, contribuendo a creare nuove esperienze di fruizione dei contenuti culturali. Saranno educati a costruire e gestire spazi informativi digitali, promuovendo le iniziative legate alla valorizzazione del patrimonio culturale.
Sostegno istituzionale e risorse a disposizione
Refresh del market demand
Il rettore Nathan Levialdi Ghiron ha sottolineato l’importanza di questa nuova proposta formativa, evidenziando come il corso miri a superare la storica divisione tra cultura umanistica e scientifico-tecnologica. Grazie alla collaborazione con stakeholders di eccellenza, l’Ateneo intende rispondere alle sfide del futuro lavoro ponendo al centro della formazione le reali necessità del mercato.
Collaborazioni e collegamenti con il mondo del lavoro
Il corso è concepito tenendo conto delle urgenti richieste di profili professionali in grado di utilizzare le tecnologie dell’informazione in attività di alta responsabilità. Le collaborazioni con istituzioni, enti di conservazione e aziende culturali non solo garantiranno opportunità pratiche, ma anche una rete di contatti proficua per gli studenti, facilitando così l’ingresso nel mondo lavorativo e il loro sviluppo professionale.