Ultimo aggiornamento il 1 Agosto 2024 by Giordana Bellante
La ricerca del benessere personale e di una vita più autentica sta portando sempre più italiani a considerare radicali cambiamenti nella propria esistenza. L’analisi condotta da Hays Italia e Serenis mette in luce un’emergente insoddisfazione lavorativa e il desiderio di una vita meno frenetica, stimolando una riflessione sulle cause e sulle potenziali soluzioni.
l’insoddisfazione lavorativa nel post-pandemia
La percezione del malessere tra i lavoratori
Un’analisi approfondita di quasi mille lavoratori, realizzata da Hays Italia e Serenis, evidenzia una crescita della sensazione di infelicità nel contesto lavorativo. Statistiche allarmanti rivelano che il 39% degli intervistati si dichiara insoddisfatto del proprio lavoro, mentre solo il 28% esprime totale soddisfazione. Questo quadro di disagio è ulteriormente accentuato dalla pandemia, che ha ampliato la consapevolezza delle problematiche lavorative e della salute mentale.
In particolare, molte persone si trovano a riflettere sul proprio futuro, con circa l’8% degli intervistati già pronto a intraprendere un cambiamento di vita entro un anno, mentre un 25% ha intenzione di farlo in un futuro prossimo. Nonostante ciò, quasi la metà del campione considera il cambiamento solo un sogno. Ciò suggerisce che, sebbene l’aspirazione al cambiamento sia diffusa, le barriere economiche e familiari rimangono significative.
Le principali cause di insoddisfazione
Le motivazioni dietro questo desiderio di cambiamento sono molteplici e vanno oltre la sfera lavorativa. Tra esse emerge la ricerca della felicità, con il 60% dei lavoratori che identifica questo obiettivo come primaria spinta verso nuove opportunità. Altre esigenze fondamentali includono il miglioramento della qualità della vita , la ricerca di ritmi meno frenetici e la riduzione dello stress . Un quadro che illumina la crescente necessità di una vita equilibrata, capace di soddisfare non solo le esigenze professionali ma anche quelle personali.
Anche le motivazioni economiche e le aspirazioni personali rivestono un’importanza rilevante: seguire le proprie passioni, cercare un contatto più diretto con la natura e garantire un ambiente di vita sano per i propri figli sono obiettivi comuni tra coloro che desiderano un cambiamento.
le barriera al cambiamento: paura e insicurezza
Tematiche economiche e familiari
Per la maggior parte degli intervistati, la transizione verso una vita nuova appare irrealizzabile, principalmente a causa della paura di fallire e delle preoccupazioni economiche. Circa il 50% delle persone teme di subire un deterioramento della propria condizione finanziaria, mentre il 47% esprime preoccupazione riguardo all’impatto che un cambiamento potrebbe avere sulle dinamiche familiari, in particolare sui figli e sui partner.
Queste paure frenano il desiderio di cambiamento, mentre solo una minima percentuale interviene con timori legati al pentimento o alla possibilità di misurarsi con nuove sfide. Ciò indica una maggiore attenzione ai risvolti pratici del “cambio vita” piuttosto che agli aspetti psicologici.
Influenze positive da esperienze altrui
Tuttavia, le esperienze dirette di chi ha già tentato di cambiare vita influenzano positivamente le scelte di chi desidera intraprendere un percorso simile. Solo il 6% di coloro che hanno effettuato la transizione si è poi pentito della scelta, evidenziando come il sostegno sociale possa fungere da incentivo per affrontare la propria insoddisfazione.
La maggioranza, infatti, esprime soddisfazione e entusiasmo per le nuove esperienze intraprese. Ciò suggerisce che, oltre alle statistiche su sogni e aspirazioni, gli esempi tangibili di chi ha affrontato questo percorso possono incoraggiare altri a considerare un cambiamento di vita.
le mete di cambiamento e le ambizioni future
Dove vorrebbero trasferirsi gli italiani
Quando si tratta di sognare un cambiamento radicale, le preferenze degli italiani si concentrano soprattutto su location marittime. Il 59% indica le città costiere come destinazione ideale, insieme a un 31% che aspira a trasferirsi nelle isolette. Anche la montagna, con un 29%, si rafforza come un’alternativa attraente per chi desidera un contatto più diretto con la natura e uno stile di vita meno frenetico.
In questo contesto, la maggior parte degli aspiranti cambiatori di vita desidera un ambiente socialmente attivo dove avviare nuovi progetti. Le aspirazioni professionali sono variegate: dal sogno di aprire un’attività in proprio all’ideazione di un B&B o di un agriturismo . Gli italiani ambiscono anche a stili di vita più flessibili, che includono la possibilità di viaggiare frequentemente o di sperimentare carriere artistiche.
Sogni di isole e luoghi paradisiaci
Le isole rappresentano un simbolo ideale per chi sogna di dimenticare il passato e progettare un futuro migliore. Tra le mete più ambite figurano la Sardegna e la Sicilia, con Minorca, Ibiza, Santorini e Creta tra le destinazioni più desiderate. Tuttavia, anche località italiane come le Dolomiti, il Lago di Garda e la zona del Chianti in Toscana si rivelano scelte allettanti per chi cerca un cambiamento di vita.
l’identikit di chi sogna il cambiamento
Chi è il “cambiavalute”?
L’identikit dei lavoratori desiderosi di un cambiamento rivela un profilo variegato. Si tratta di individui che possono essere sia uomini che donne, di qualsiasi condizione economica, spesso residenti in comuni piccoli o medi. La fascia d’età predominante è quella compresa tra i 50 e i 64 anni, ma il fenomeno coinvolge anche i giovani. La ricerca suggerisce che la condizione lavorativa è frequentemente legata a ruoli di alto profilo, come quelli in aziende di grandi dimensioni.
In questo contesto, la funzione delle aziende diventa cruciale. Secondo gli esperti, è essenziale che le organizzazioni ascoltino le esigenze dei dipendenti e sviluppino politiche tese a migliorare la qualità della vita. La flessibilità, i benefit e il sostegno in momenti chiave sono misure fondamentali per fidelizzare i talenti e combattere il desiderio di cambiamento.
Promuovere il benessere nei luoghi di lavoro
La Dott.ssa Martina Migliore, esperta di formazione e psicologia, sottolinea come la ricerca della felicità e il desiderio di migliorare la qualità della vita siano motivazioni centrali dietro il crescente interesse per il “cambio vita”. Tuttavia, allo stesso tempo, evidenzia la necessità di affrontare con preparazione e consapevolezza le sfide che un cambiamento radicale comporta, incoraggiando una pianificazione attenta e il supporto di figure professionali.
Un panorama che riflette le aspirazioni di una società sempre più al passo con l’idea che il benessere individuale e la realizzazione personale siano obiettivi primari nella vita di ognuno.