A Ponte Mammolo rogo di sterpi libera diossine in quantità preoccupante: i dati ARPA sottolineano il rischio

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A Ponte Mammolo rogo di sterpi libera diossine in quantità preoccupante: i dati ARPA sottolineano il rischio - Occhioche.it

Ultimo aggiornamento il 1 Agosto 2024 by Luisa Pizzardi

La situazione a Ponte Mammolo, Roma, si fa sempre più allarmante. Dopo un recente incendio che ha coinvolto sterpi ed erbacce, i dati forniti dall’ARPA hanno rivelato una realtà devastante: i livelli di diossina rilasciati nell’aria superano di oltre 300 volte i limiti consentiti. Questa circostanza non solo rappresenta un grave problema di sicurezza ambientale ma ha anche sollevato interrogativi sulla gestione delle discariche e il monitoraggio del territorio da parte delle autorità locali.

Il comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza

La seduta di oggi e la convocazione di enti locali

Oggi, presso il Palazzo del Prefetto, si è tenuta una seduta del comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza, presieduta da Lamberto Giannini. A questa importante riunione hanno partecipato personalità chiave come il questore, i comandanti provinciali di Carabinieri e Guardia di Finanza, nonché rappresentanti della Polizia Locale, della Protezione Civile e dei Vigili del Fuoco. L’assemblea ha coinvolto anche il Municipio IV e l’ente Roma Natura, dato che le aree interessate dall’incendio appartengono alla riserva naturale dell’Aniene.

Durante l’incontro, è emersa l’ipotesi di una pista criminale riguardo all’incendio, il quale ha avuto origine da un terreno contestato che confina con un’area già colpita da un rogo esattamente un anno fa. L’incendio ha destato particolare preoccupazione, non solo per le sterpaglie bruciate, ma anche per rifiuti come carcasse d’auto che hanno ulteriormente aggravato la situazione, portando a un salto preoccupante dei livelli di diossina nell’aria.

Le responsabilità delle autorità

Il comitato ha esaminato le misure prese sinora per gestire l’emergenza e garantire la sicurezza dei cittadini. Sono stati sottolineati i gravi fallimenti nella gestione della situazione, poiché si attendevano interventi tempestivi da parte della Nik Immobiliare, proprietaria dell’area. Nonostante l’ordinanza del sindaco Roberto Gualtieri emessa nell’agosto 2023, che richiedeva il recupero e lo smaltimento dei rifiuti entro 90 giorni, le opere non sono state effettuate. Questo ha portato a un deterioramento della situazione, culminato nell’incendio dello scorso 28 luglio 2024.

La questione delle discariche abusive

La scoperta di discariche non autorizzate

Durante la riunione è emerso che nessuna segnalazione era stata fatta da parte dei guardiaparchi regionali riguardo a una discarica non autorizzata che esiste da vent’anni. Questa omissione ha evidenziato un grave problema di monitoraggio e controllo sul territorio. È stata anche riportata l’esistenza di altre discariche abusive nelle aree circostanti, alcune delle quali non hanno ancora subito danni da incendi.

Le autorità hanno dichiarato di essere a conoscenza della presenza di queste discariche, ma successivamente non sono state intraprese azioni concrete per garantire la rimozione dei rifiuti e la bonifica dell’area. Questo ha suscitato forti preoccupazioni tra i residenti delle case Ater di via Campotosto, che vivono a ridosso di questi siti.

L’inerzia delle istituzioni

Questa situazione ha portato a un forte scontento tra i cittadini, che lamentano una mancanza di responsabilità da parte degli enti competenti. Attualmente, sembra che ci sia un gioco di “scaricabarile” tra le diverse istituzioni, che si rimpallano le responsabilità senza fornire soluzioni efficaci. Il risultato è un clima di sfiducia verso chi dovrebbe tutelare la salute pubblica e prevenire eventi come questo.

I timori sono che episodi simili possano ripetersi se non si interviene con decisione contro le discariche abusive nei pressi di Ponte Mammolo e in altre aree vulnerabili della capitale. Nel frattempo, i residenti continuano ad affrontare le conseguenze di un’emergenza ambientale che richiede attenzione immediata e azioni concrete da parte delle autorità.

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