Ultimo aggiornamento il 2 Agosto 2024 by Giordana Bellante
Un grave incidente in moto ha segnato il fine settimana di Elia Natoli, un trentenne di S. Piero Patti. Dopo un inatteso scontro, il giovane è finito alla guardia medica, dove è iniziata una vera e propria odissea per ricevere le cure necessarie. La sua esperienza ha sollevato interrogativi sulle risorse sanitarie disponibili nella zona, attirando anche l’attenzione del presidente della Regione Siciliana.
L’incidente in moto: un sabato da dimenticare
Sabato scorso, Elia Natoli ha avuto un grave incidente in moto. Dopo la caduta, il giovane è stato immediatamente portato alla guardia medica del suo paese. Qui, i medici hanno eseguito un primo intervento, disinfettando le ferite e affrontando le prime necessità. Nonostante il dolore acuto al piede, il personale sanitario ha ritenuto opportuno un check up più approfondito, suggerendo un ricovero presso l’ospedale di Patti.
Elia, accompagnato dal padre, si è quindi diretto al pronto soccorso, dove ha affrontato un’attesa particolarmente stressante: dalle ore 18.00 fino all’una della notte. Durante questo periodo, il dolore al piede diventava sempre più intenso, amplificando lo stress e l’ansia della situazione. Finalmente, dopo molte ore, i medici hanno effettuato una radiografia, diagnosticando la rottura del perone.
Una situazione surreale: il cartone al posto del gesso
La scoperta della rottura ortopedica ha portato a un’altra sorpresa inaspettata. Il personale medico, cercando le necessarie stecche per applicare un gesso sul piede del giovane, si è reso conto che tutte le attrezzature erano esaurite. Questa mancanza ha costretto il medico a cercare un’alternativa, e così è avvenuto un episodio incredibile: il piede di Elia è stato immobilizzato con un pezzo di cartone.
La situazione ha sollevato preoccupazioni non solo per il trattamento ricevuto da Natoli, ma anche per l’efficacia e la qualità dei servizi sanitari offerti nella struttura. Un episodio surreale che ha suscitato l’indignazione dei familiari e dei presenti, numerosi utenti della sanità locale che hanno visto fallire le proprie aspettative in un momento di bisogno.
La reazione social e l’intervento delle autorità
Il padre di Elia ha deciso di rendere pubblica la vicenda tramite un post su Facebook, denunciando la mancanza di risorse che ha costretto il giovane a una situazione così grave. Questo gesto ha attirato l’attenzione non solo di amici e conoscenti, ma anche delle istituzioni locali. In breve tempo, il post ha fatto il giro dei media, generando un dibattito sulla condizione delle strutture sanitarie in Sicilia.
Il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, è intervenuto personalmente per scusarsi con la famiglia e prendere atto della gravità della situazione. Il giovane, inizialmente incredulo di fronte a una tale attenzione, ha espresso il suo stupore per il coinvolgimento delle autorità regionali. Nonostante l’impegno delle istituzioni, Elia ha scelto di ricorrere a un centro privato a Messina, in cui ha potuto ricevere le cure adeguate, sostenendo un costo di 200 euro.
Un episodio che pone nuovamente l’accento sulla necessità di una revisione delle risorse sanitarie disponibili e una riflessione profonda sui servizi offerti alle comunità locali, per garantire risposte tempestive e adeguate in situazioni di emergenza.