Tony Leung presiede la giuria della 37ª edizione del Tokyo International Film Festival 2024

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Tony Leung presiede la giuria della 37ª edizione del Tokyo International Film Festival 2024 - Occhioche.it

Ultimo aggiornamento il 2 Agosto 2024 by Redazione

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Il Tokyo International Film Festival si prepara a celebrare la sua 37ª edizione, che avrà luogo dal 28 ottobre al 6 novembre 2024. Quest’anno, al posto di Wim Wenders, il noto attore di Hong Kong Tony Leung sarà il presidente della giuria, affiancato da un gruppo di professionisti del settore cinematografico di alto profilo. L’incontro con il cinema globale promette di attirare l’attenzione con una selezione ricca di opere significative.

Il presidente della giuria: Tony Leung

Tony Leung, considerato uno dei maggiori attori dell’industria cinematografica asiatica, assumerà il ruolo di presidente della giuria per la 37ª edizione del TIFF. Con una carriera che abbraccia decenni, Leung ha lavorato in numerosi film acclamati a livello internazionale, guadagnando riconoscimenti per la sua versatilità e capacità di interpretare ruoli complessi. La sua nomina è vista come un segnale di grande importanza per l’evento, rappresentando un ponte tra il cinema asiatico e quello internazionale.

Leung non sarà solo nel suo compito, poiché sarà affiancato da diverse figure di spicco nel panorama cinematografico. Tra i membri della giuria è presente Chiara Mastroianni, nota per il suo successo al Festival di Cannes, dove ha vinto il premio per la migliore interpretazione per la pellicola “Una notte magica”. La sua partecipazione arricchisce ulteriormente il profilo della giuria, portando con sé un bagaglio di esperienza e una prospettiva europea interessante.

Il roster della giuria: nomi di spicco

La giuria del TIFF 2024 sarà composta da artisti di riconosciuto talento. Accanto a Tony Leung e Chiara Mastroianni, troviamo il regista Hongkonghese Johnnie To, noto per il suo stile unico e le sue opere di successo nel panorama del cinema asiatico. To ha espresso il suo entusiasmo per un festival che evidenzia l’essenza della cultura giapponese, sottolineando come il cinema giapponese riesca a catturare profondamente lo spirito del paese.

In aggiunta, la regista ungherese Enyedi Ildikó, vincitrice dell’Orso d’Oro per il suo film “On Body and Soul”, contribuisce con la sua esperienza e visione artistica. Infine, l’attrice giapponese Hashimoto Ai, già ambasciatrice del TIFF in più occasioni, offrirà la sua prospettiva locale, rendendo la giuria ancor più variegata e significativa.

Questo team di esperti avrà il compito di valutare una quindicina di film durante il festival. I titoli esatti che faranno parte della competizione saranno annunciati a settembre, insieme al programma completo dell’evento.

La selezione dei film e il contesto culturale

Sebbene l’edizione di quest’anno non presenti selezioni italiane nella competizione, il festival non mancherà di proporre film di alto profilo. Tra i titoli di Gala Selection vi è “Rapito” di Marco Bellocchio, un’opera che ha già sollevato l’interesse della critica. Inoltre, “Dante” di Pupi Avati sarà presente nel World Focus, accompagnato da una retrospettiva dedicata a Franco Zeffirelli.

L’assenza di partecipazione italiana nella competizione principale segna una curiosità, considerando il tradizionale forte legame tra Italia e Giappone nel mondo del cinema. Il TIFF rappresenta per molti una piattaforma cruciale per scoprire nuove opere e promuovere il dialogo culturale tra le diverse nazioni attraverso il linguaggio universale del cinema.

Le dichiarazioni dei membri della giuria

Diverse sono state le dichiarazioni rilasciate dai membri della giuria, a testimonianza dell’importanza di questo festival. Chiara Mastroianni ha sottolineato il suo entusiasmo per l’opportunità di far parte di un gruppo così variegato e di vivere un’esperienza unica a Tokyo. La sua affermazione respira un genuino amore per l’arte cinematografica e il desiderio di scoprire nuove narrazioni attraverso il filtro di culture diverse.

Anche Johnnie To ha espresso la sua gioia nel partecipare, evidenziando l’importanza di immergersi nel patrimonio cinematografico giapponese. Il suo approccio riflette un profondo rispetto per le tradizioni culturali e cinematografiche, e una volontà di mettere in evidenza opere che possono rivelarsi fondamentali per la crescita e l’evoluzione del panorama internazionale.

Il festival si prospetta come un’importante occasione per artisti e cinefili di tutto il mondo, di confrontarsi, scambiarsi idee e celebrare il potere del cinema come arte e forma di comunicazione.

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