Ultimo aggiornamento il 3 Agosto 2024 by Giordana Bellante
La situazione dei vigili del fuoco a Roma sta raggiungendo livelli critici a causa della scarsa dotazione di mezzi e della mancanza di riforme adeguate. Paolo Cergnar, del coordinamento provinciale Usb, denuncia che gli incendi, alimentati da fattori climatici estremi, pongono i pompieri di fronte a sfide senza precedenti e con risorse insufficienti. L’obiettivo del sindacato è far luce su una situazione che rischia di compromettere la sicurezza della cittadinanza e degli stessi operatori del soccorso.
Il malcontento dei vigili del fuoco
Mezzi obsoleti e strutture inadeguate
Secondo Cergnar, la situazione attuale dei vigili del fuoco a Roma è allarmante. I mezzi sono spesso obsoleti; numerosi nuovi automezzi si rompono frequentemente e ci sono catenacci vecchi che perdono acqua. Allo stesso tempo, alcune autopompe risultano prive di conducenti e soccorritori, il che rallenta gravemente le operazioni di emergenza. “Stiamo combattendo un avversario, gli incendi, con armi spuntate”, spiega il rappresentante sindacale, sottolineando l’indifferenza che riceve dall’alto, a partire dal Capo Dipartimento fino alle amministrazioni locali. Questo clima di abbandono ha portato alla proclamazione dello stato di agitazione provinciale, con l’intento di attirare l’attenzione sulla lotta dei vigili del fuoco.
Le conseguenze dell’abbandono
Le segnalazioni di Cergnar non sono frutto di una situazione sporadica. Infatti, il disastroso incendio di Monte Mario ha rappresentato un punto di svolta. Questo evento ha avuto una vasta eco mediatica, in parte perché ha interessato aree di grande prestigio come il Centro di Produzione TV della RAI e l’Osservatorio Astronomico, suscitando così un’interazione con l’opinione pubblica. Tuttavia, il sindacalista fa notare che eventi simili si sono ripetuti innumerevoli volte in altre zone di Roma e nella provincia, sempre senza che si siano registrati miglioramenti significativi.
Cergnar critica l’immobilismo delle autorità, evidenziando che da anni si attende una revisione del dispositivo di soccorso. L’attuale normativa, adottata nel 2012, non risponde più alle esigenze di una provincia drasticamente cambiata. Il sindacato lamenta la mancanza di una strategia robusta da parte dell’amministrazione, che ha di fatto lasciato i vigili del fuoco in balia degli eventi.
La richiesta di un incontro diretto
Tavolo di conciliazione: una necessità urgente
Il sindacato Usb ha inoltrato ufficialmente la richiesta di un tavolo di conciliazione in presenza, affinché si possa esaminare l’aggiornamento del Dispositivo di soccorso del 2012. Nella lettera inviata al Ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, e alle altre autorità competenti, Cergnar ha sottolineato come il contesto attuale possa definirsi radicalmente modificato rispetto a dodici anni fa. È necessario, secondo il sindacato, elaborare un documento organico che raccolga tutti i regolamenti e le norme fondamentali del Comando, con strumenti pronti per essere aggiornati a seconda delle necessità.
I rischi per i vigili del fuoco
Assistendo a un aumento costante degli incendi, il sindacato rileva anche un incremento dei rischi legati alla sicurezza del personale. “La condizione attuale è insostenibile e comporta un elevato rischio di infortuni e problematiche di salute legate allo stress”, afferma Cergnar. Con gli incendi che persistono e i pompieri costretti a lavorare in situazioni di emergenza senza adeguato supporto, il clima generale di tensione è palpabile. La richiesta di attenzione da parte delle autorità sembra rappresentare l’unica via percorribile per evitare una crisi più profonda all’interno del Corpo nazionale dei vigili del fuoco.
La pressione dalle forze sindacali rimarca la necessità di un intervento urgente da parte delle autorità competenti affinché vengano adottate misure adeguate per garantire la sicurezza sia dei vigili del fuoco che dei cittadini romani.