Ultimo aggiornamento il 16 Agosto 2024 by Redazione
In un racconto che sta commuovendo e indignando i social, Sara Cascio, una giovane madre siciliana, si trova ad affrontare una situazione disastrosa. Con una figlia di 8 anni gravemente disabile, la sua famiglia è rimasta bloccata dopo l’annullamento del volo da Catania a Memmingen, in Germania. La vicenda, che ha avuto inizio in un giorno di ferragosto, mette in luce le difficoltà di viaggiare con persone con esigenze speciali, nonché i problemi di comunicazione con le compagnie aeree in situazioni di emergenza.
La storia di una madre in difficoltà
Il giorno dell’annullamento del volo
Sara Cascio racconta la sua odissea cominciata la mattina di ferragosto. La sua famiglia aveva programmato di volare alle 16.05 dall’aeroporto Fontanarossa di Catania. Con l’attività eruttiva dell’ETNA e le notizie di cenere vulcanica che si depositava sulla città, la famiglia decide di arrivare all’aeroporto in anticipo. Nonostante il clima incerto, al loro arrivo venne confermato che il volo era operativo. Due chiamate a Wizzair per confermare il volo erano state infruttuose: tutto sembrava procedere senza intoppi.
Purtroppo, la serenità si è trasformata in angoscia quando, poco prima della partenza, il tabellone dei voli ha esposto la scritta ‘volo annullato’. “Siamo andati nel pallone”, racconta Sara mentre il timore di rimanere bloccati in aeroporto senza alcun piano cominciava a farsi strada. Con una figlia disabile e tre bambini nella sua famiglia, la mancanza di assistenza e comunicazione da parte della compagnia aerea ha reso la situazione estremamente difficile e frustrante.
La ricerca affannosa di assistenza
Sara e la sua famiglia cercano immediatamente aiuto presso gli sportelli di Wizzair ma trovano solo indifferenza. Le informazioni fornite sono risultate poco chiare e non hanno ricevuto alcun supporto per trovare un volo alternativo. “Non ci davano alcuna indicazione né un aiuto, soprattutto per la piccolina”, si sfoga Sara, mostrando l’assurdità della situazione. Le richieste di far partire la famiglia da aeroporti alternativi come Comiso o Palermo si sono rivelate vane, lasciando la famiglia a trascorrere la notte in completo all’oscuro, senza soluzioni a portata di mano.
L’incertezza ha raggiunto il culmine quando, dopo vari tentativi di contatto, la compagnia aerea ha comunicato un’aspettativa di riprenotazione per il 22 agosto, molto lontano dall’urgenza della famiglia di Sara. In soccorso sono giunti alcuni amici di Catania, pronti a offrire supporto tangibile in un momento di grande bisogno.
La lunga traversata verso la Germania
Affrontare il viaggio in pullman
Dopo una nottata di incertezze, la famiglia di Sara ha optato per un pullman che copre la tratta Catania-Germania, decidendo di sostituire il volo annullato con un viaggio di quasi 30 ore. “Siamo partiti questa mattina – ha raccontato – a nostre spese. Ci aspettano 30 ore di pullman, che non è attrezzato per una bambina gravemente disabile.” Il viaggio, che normalmente si presenta come una semplice trasferta, si complica per la madre, che deve affrontare la questione dell’assistenza per la figlia, che con i suoi 8 anni presenta esigenze speciali.
Sara sottolinea le difficoltà nel gestire il comfort della bimba durante il tragitto. La mancanza di un seggiolone adatto e la necessità di cambiarla in condizioni non ottimali aggravano la situazione. “È un disagio terribile, perché lei continua a piangere e non so come aiutarla”, racconta la madre, evidenziando la precarietà della situazione in cui si trovano.
Alimentazione e necessità particolari
Oltre ai disagi legati al viaggio, anche la questione del cibo rappresenta un ulteriore problema. La scelta limitata nella fornitura di pasti durante il tragitto ha portato Sara a temere che la figlia possa stare male per la scarsità di pasti caldi. “Dove gli trovo?” è la domanda che risuona nel racconto di Sara. In un momento così difficile, l’assistenza alimentare è fondamentale, specialmente per una bambina che ha bisogno di un’alimentazione adeguata.
Le difficoltà quotidiane che la famiglia sta affrontando non si limitano a una semplice mancanza di voli; rappresentano un grido di aiuto per poter viaggiare con dignità e sicurezza anche in situazioni di emergenza. La vicenda di Sara Cascio, ora intrappolata tra le incertezze burocratiche e le esigenze quotidiane, mette in luce la necessità di un miglioramento nei servizi di assistenza per i passeggeri vulnerabili e la responsabilità delle compagnie aeree durante situazioni delicate.
Sara attende la fine di questo lungo viaggio, sperando di poter finalmente raggiungere la sicurezza di casa e gli appuntamenti medici indispensabili per la salute della sua bambina.