Ultimo aggiornamento il 19 Agosto 2024 by Giordana Bellante
L’Azienda sanitaria universitaria giuliano isontina ha reso omaggio al dottor Geppino Micheletti, un vero e proprio eroe della medicina, intitolando il giardino interno dell’Ospedale Maggiore in sua memoria. La cerimonia, semplice ma significativa, ha avuto luogo oggi, e ha rappresentato un momento di riflessione e commemorazione per il medico che, dopo la tragica strage di Vergarolla del 18 agosto 1946, ha dedicato la sua vita al soccorso degli infortunati.
Chi era Geppino Micheletti
Un professionista di grande valore
Geppino Micheletti è ricordato non solo per la sua professione di medico, ma anche per la straordinaria umanità e dedizione che ha dimostrato in un momento di crisi profonda. Nato in un contesto storico complesso, Micheletti ha saputo affrontare le sfide della guerra e delle sue conseguenze con uno spirito di servizio impressionante. La sua carriera professionale, che lo ha portato a essere un punto di riferimento per la comunità, è stata segnata da un evento che ha lasciato un segno indelebile nella sua vita: la terribile esplosione di 28 mine antinave sulla spiaggia di Pola, in Croazia.
L’evento della strage di Vergarolla
La strage di Vergarolla, avvenuta nel 1946, ha causato un numero incommensurabile di vittime, lasciando dietro di sé un panorama di sofferenza insanabile. In questa circostanza tragica, Micheletti ha perso due figli, il fratello e la cognata. Nonostante il dolore che lo ha travolto, il dottor Micheletti non ha esitato a rispondere alla chiamata del dovere, recandosi immediatamente all’ospedale Santorio di Pola. Qui, per più di 24 ore, ha lavorato incessantemente per soccorrere i feriti e i mutilati, dimostrando un senso del dovere che lo ha reso un simbolo di abnegazione.
L’impatto dell’eredità di Micheletti
Un esempio di coraggio
L’ASUGI, durante la cerimonia di intitolazione, ha sottolineato come il dottor Micheletti rappresenti un “simbolo del coraggio e della dedizione” del personale sanitario nel mondo intero. In un’epoca in cui le professioni sanitarie affrontano sfide senza precedenti, il suo esempio è fonte di ispirazione e un richiamo all’importanza della vocazione nella medicina. L’onore conferito a Micheletti non è stato solo un riconoscimento della sua vita e della sua carriera, ma anche un invito a riflettere sull’impatto che i professionisti della sanità hanno nei momenti di crisi.
Il valore della memoria
Ricordare figure come il dottor Micheletti aiuta a mantenere viva la memoria di un periodo difficile e a riconoscere il valore del servizio che i medici e gli operatori sanitari forniscono ogni giorno, anche in situazioni drammatiche. L’intitolazione del giardino dell’Ospedale Maggiore non è solo un gesto simbolico, ma una testimonianza tangibile di quanto sia fondamentale apprezzare e onorare coloro che, come Michetti, hanno messo al centro della loro vita la cura e il benessere degli altri.
Il giardino ora porta con sé un messaggio di speranza e resilienza, fungendo da luogo di raccoglimento e riflessione per pazienti, visitatori e operatori sanitari che vi si troveranno.