Ricordo dell’albero del Bayesian, il veliero affondato nella rada di Porticello dopo una tromba d’aria

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Ricordo dell'albero del Bayesian, il veliero affondato nella rada di Porticello dopo una tromba d'aria - Occhioche.it

Ultimo aggiornamento il 21 Agosto 2024 by Giordana Bellante

La recente affermazione del veliero Bayesian, che si è inabissato due giorni fa nella rada di Porticello, vicino Palermo, ha suscitato emozioni e ricordi tra i membri della comunità nautica. Riccardo Martinelli, ex operaio dei cantieri Perini e testimone della costruzione dell’imponente albero in alluminio, rievoca le fasi di realizzazione di una delle opere più significative nel panorama della nautica toscana.

La costruzione dell’albero del Bayesian

Un’impresa artigianale

Riccardo Martinelli, 75 anni, ha raccontato la delicata realizzazione dell’albero del veliero Bayesian. L’albero, considerato uno dei più alti mai costruiti in alluminio, non si è spezzato come inizialmente dichiarato, ma ha affrontato la violenza di una tromba d’aria. Martinelli ha descritto il lavoro meticoloso che ha richiesto la costruzione della struttura, sottolineando come tre artigiani abbiano dedicato quattro mesi per completare la parte in alluminio. La lavorazione avveniva in un capannone appositamente creato, dove il materiale veniva saldato e poi dotato di componenti elettroniche.

Le sfide del montaggio

Martinelli ha ricordato anche le sfide legate al montaggio dell’albero, che richiese l’ausilio di gru speciali. L’elevazione della struttura sul veliero richiese giorni di lavoro intensivo, rendendo difficile l’accesso all’area di lavoro. Queste esperienze riflettono l’alta competenza e la dedizione degli operai coinvolti nel processo di costruzione della barca.

Il varo e la storia di Perini Navi

Un’epoca di splendore

Il veliero Bayesian, originariamente conosciuto come Salute, è stato varato nel 2008, un periodo di grande attività per i cantieri Perini. Durante quel decennio, l’azienda era conosciuta per la produzione di 3-4 navi all’anno, contribuendo significativamente alla tradizione nautica italiana. Martinelli ha dettagliato come, alla fine dell’attività, oltre 60 imbarcazioni Perini fossero attivamente utilizzate in tutto il mondo, ognuna caratterizzata da interni di lusso e un design esclusivo.

Il fondatore e l’evoluzione dell’azienda

La storia di Perini Navi inizia con Fabio Perini, un non ingegnere ma un talentuoso tornitore di Vorno, in provincia di Lucca. La sua carriera è iniziata nel settore cartario, dove ha sviluppato macchinari innovativi che hanno rivoluzionato il processo produttivo. Il suo passaggio alla costruzione di yacht è stato all’insegna della creatività e dell’innovazione, avviando l’attività con la realizzazione di un veliero in vetroresina da 25 metri, acquistato in seguito dal principe Ranieri di Monaco. La particolarità dei velieri Perini risiede nella loro forte automatizzazione, che ha permesso di posizionarli tra i leader del settore dei megasailer.

La sicurezza delle imbarcazioni e i precedenti incidenti

Un record invidiabile

Martinelli ha affermato che, durante la sua carriera nei cantieri Perini, non ha mai sperimentato problemi significativi con le imbarcazioni, nemmeno durante le manutenzioni periodiche. Questo rende la situazione attuale dell’affondamento del Bayesian ancora più drammatica. L’ex operaio ha ricordato un solo incidente avvenuto nel 2005, coinvolgente il veliero Legacy, che, colpito da un tornado in Florida, si ritrovò senza albero ma senza affondare. Questo evento evidenzia le sfide che le imbarcazioni possono affrontare nelle condizioni climatiche avverse e l’importanza della progettazione e della costruzione adeguate.

Reazioni e prospettive future

L’affondamento del Bayesian ha provocato una reazione profonda non solo tra coloro che hanno lavorato direttamente nei cantieri Perini, ma anche all’interno della comunità nautica. La vita di Riccardo Martinelli, come quella di molte altre persone legate al mondo della nautica, rimarrà segnata dal ricordo di un’opera che rappresentava non solo un traguardo tecnico, ma anche l’orgoglio di un’intera comunità. La sicurezza delle imbarcazioni e l’affidabilità dei materiali utilizzati rimarranno un tema centrale nelle discussioni future riguardanti la progettazione di yacht e velieri.

Il futuro della nautica italiana e il ricordo di opere come il Bayesian continuano a sollecitare riflessioni su tradizione, innovazione e la necessità di garantire la sicurezza in mare occasione di eventi climatici sempre più estremi.

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