Ultimo aggiornamento il 22 Agosto 2024 by Redazione
La cronaca recente ha riportato alla ribalta il Montespaccato Calcio e il suo impianto sportivo, colpiti da atti vandalici e infiltrazioni criminali che sollevano preoccupazioni nella comunità. Dopo anni di lotta contro il malaffare, il club, attualmente gestito dall’Asilo Savoia, sta affrontando sfide significative evidenziate da un recente episodio di devastazione.
Il danneggiamento dell’impianto sportivo
Un attacco mirato
Nella notte tra il 20 e il 21 agosto, ignoti hanno lanciato un attacco contro la sala polifunzionale del centro sportivo ‘Don Pino Puglisi’. Questa struttura, importante per le attività educative e sportive del Montespaccato, è stata devastata. A denunciare l’episodio è stato lo stesso Asilo Savoia, che ha descritto l’azione come un “atto dimostrativo e probabilmente intimidatorio“.
Durante il blitz, gli aggressori hanno distrutto armadi, sfregiato libri e devastato scrivanie, provocando danni ingenti. Inoltre, hanno messo fuori uso parti dell’impianto elettrico e danneggiato attrezzature come il calciobalilla. Anche il campo di calciotto e gli spogliatoi dedicati alle giovanili hanno subito significative devastazioni. Questo attacco, avvenuto a ridosso dell’inizio della stagione sportiva, è interpretato come un tentativo di minacciare il lavoro e l’impegno della comunità.
Impatti sulla comunità
Le conseguenze di questo vandalismo si protraggono oltre i danni materiali. Secondo l’Asilo Savoia, l’atto ha come obiettivo quello di allontanare i bambini e le famiglie dal centro sportivo, che era diventato un simbolo di legalità e rinascita per l’intero quartiere. Il centro, gestito da un programma sociale noto come ‘Talento & Tenacia – crescere nella legalità’, stava attirando sempre più frequentatori, il che contrasta fortemente con le pratiche criminali del passato legate al clan Gambacurta.
Le reazioni alle minacce e vandalismi
Dichiarazioni delle istituzioni
La situazione ha richiamato l’attenzione delle autorità. Il Presidente di Asilo Savoia, Massimiliano Monnanni, ha denunciato l’attacco come un vero e proprio attacco alla comunità di Montespaccato. Ha chiesto un patto di comunità per proteggere il quartiere e ha sottolineato che nonostante le minacce, l’impegno non verrà meno. “Non abbandoneremo Montespaccato,” ha affermato Monnanni, indicando la determinazione della comunità nel proseguire il lavoro di recupero sociale.
Alcuni esponenti politici, tra cui il sindaco di Roma Roberto Gualtieri e l’assessore alle politiche sociali Massimiliano Maselli, hanno recentemente espresso solidarietà al Montespaccato. Queste voci si sono unite per sottolineare l’importanza di continuare le attività di legalità e solidarietà nel quartiere, promuovendo l’impegno delle istituzioni nel supportare il lavoro svolto dall’Asilo Savoia.
L’impegno della comunità
La comunità non sembra arretrare di fronte a questi atti di intimidazione. Antonello Tanteri, amministratore del Montespaccato, ha sottolineato la necessità di una risposta rapida e decisiva per ripristinare le attività del centro sportivo, condividendo un appello per il supporto da parte di aziende locali e della società civile. Il focus è quello di garantire che i bambini del quartiere possano continuare a frequentare il loro centro sportivo e partecipare alle attività di sviluppo e crescita personale.
Il contesto del malaffare
Storia di infiltrazioni criminali
La cronaca di Montespaccato è segnata da anni di malaffare, con il clan Gambacurta al centro di inchieste e arresti. Dopo l’operazione Hampa, che aveva portato alla condanna di numerosi membri del clan, l’Asilo Savoia ha assunto la gestione del Montespaccato Calcio nel 2018. Con l’intento di ripristinare la legalità, la nuova gestione ha coinvolto oltre 1.500 cittadini in un’azione collettiva per il recupero del club.
Uscire dal giogo del clan
Nonostante il passato, il club ha cercato di costruire un futuro autonomo e positivo. Tuttavia, la recente riappropriazione di quote della società da parte del figlio di “zio Franco” Gambacurta ha riacceso le preoccupazioni riguardo ai possibili legami con il crimine organizzato. Le autorità locali hanno cercato di resistere a queste pressioni attraverso ordini del giorno e misure di sostegno, sottolineando il dialogo continuo tra comunità e istituzioni.
Ogni azione criminale sembra avere un impatto duraturo sulla percezione e sulla vita nel quartiere di Montespaccato, dove la lotta per la legalità continua con fermezza e determinazione.