Ultimo aggiornamento il 22 Agosto 2024 by Redazione
Negli ultimi anni, le truffe romantiche sono diventate un fenomeno allarmante, ma le vittime continuano a faticare nel denunciare questi crimini. Con appena 500 denunce nel 2023, molte persone si rivolgono alle autorità solo quando si trovano in una situazione critica, come nel caso delle estorsioni sessuali, che hanno visto un incremento significativo, toccando i 1.475 casi e somme estorte che ammontano a circa 400.000 euro. L’esperta in psicologia della criminalità, Virginia Ciaravolo, mette in luce come la conoscenza rappresenti un’arma fondamentale per proteggersi da tali inganni.
La dinamica delle truffe romantiche
Le truffe romantiche si caratterizzano per la loro struttura sofisticata, tipicamente orchestrata da reti criminali, come la mafia nigeriana, che impiegano strategie mirate. Inizialmente, i truffatori si dedicano a un’attenta profilazione delle potenziali vittime sui social media, creando un profilo allettante e accattivante. Attraverso l’uso di messaggi affettuosi e complimenti, avviano un processo di flirt che culmina nel “love bombing“. Questa fase iniziale di bombardamento affettivo ha lo scopo di far sentire la vittima voluta e apprezzata, mentre in realtà è solo un pezzo di un inganno ben premeditato.
Successivamente, i truffatori danno vita al fenomeno del “ghosting“. In questa fase, il truffatore si allontana temporaneamente dalla vittima, provocando una serie di emozioni contrastanti, tra cui confusione e tensione. Questo comportamento non è casuale: l’obiettivo è mantenere viva l’attenzione della vittima, rendendola ansiosa di riavere il contatto. Una volta ricostituita la connessione, il truffatore torna a bombardare la vittima con affetto, alternando questi momenti di vicinanza a periodi di assenza che aumentano il potere manipolativo.
Nel 2023, la situazione ha assunto dimensioni preoccupanti, con sempre più individui caduti nella rete di questi inganni. La mancanza di segnalazioni e denunce da parte delle vittime suggerisce una stigmatizzazione del fenomeno e una resistenza nell’ammettere di essere vittime di un raggiro, rendendo l’analisi e la prevenzione ancora più complesse.
Le fasi del raggiro: dal love bombing al ghosting
Il processo di una truffa romantica segue un percorso ben definito, che si sviluppa in due fasi principali. Inizialmente, il truffatore conquista la fiducia della propria vittima attraverso attenzioni e dichiarazioni d’amore. Una volta instaurato un legame emotivo, inizia a ridurre gradualmente i contatti, rispondendo sporadicamente alle comunicazioni. Questo comportamento provoca disorientamento e disagio nella vittima, che si ritrova a chiedersi se abbia fatto qualcosa di sbagliato.
Il disimpegno emotivo, stratagemma comune tra i truffatori, crea un clima di incertezza e ansia, contribuendo a un maggiore attaccamento della vittima, che spera di riacquistare il precedente livello di attenzione. Alla fine, il truffatore può decidere di scomparire del tutto, lasciando invece una scia di ferite emotive e disillusione. Questo abbandono porta la vittima a una fase di crisi, in cui si sente vulnerabile e devastata.
Il fenomeno del ghosting non è solo una tecnica per disinnescare il legame affettivo, ma è anche una manovra strategica per mantenere la vittima nella sua rete di controllo emotivo. Per le vittime, risulta quindi difficile staccare il legame e, quando finalmente decidono di denunciare, il danno subìto è spesso già irreparabile.
Le truffe economiche e quelle emotive
Le truffe romantiche possono essere suddivise in due categorie distinte che, sebbene collegate, rispondono a finalità diverse. La prima è di natura economica, in cui i truffatori, mascherati da innamorati, cercano di estorcere denaro ai loro interlocutori. Aiutandosi straordinariamente con una narrazione avvincente e emotivamente coinvolgente, riescono a convincere le vittime a inviare somme considerevoli per far fronte a presunti imprevisti o situazioni di crisi.
Dall’altra parte ci sono truffe di natura emotiva, che mirano a dominare la sfera affettiva della vittima. Qui, il truffatore non cerca necessariamente un guadagno finanziario immediato, ma piuttosto di instaurare un legame profondo, sfruttando vulnerabilità e insicurezze. Questa manipolazione emotiva si sviluppa sapientemente, arrivando persino a coinvolgere personaggi noti, rendendo evidente che nessuno, nemmeno celebrità rinomate come Pamela Prati e Alfonso Signorini, è al riparo da questi raggiri.
Allo stato attuale, il malessere causato da tali esperienze è amplificato dal silenzio attorno al tema, rendendo essenziale la diffusione di conoscenze e strategie di prevenzione. È cruciale che le vittime riconoscano i segnali di allerta nelle relazioni online, per evitare di diventare un altro numero nelle statistiche in continuo aumento.