Ultimo aggiornamento il 23 Agosto 2024 by Giordana Bellante
Nella notte del 24 agosto 2023, Arquata del Tronto ricorderà le vite spezzate dal devastante terremoto del 2016, con eventi commemorativi dedicati alle 52 vittime tra Arquata e Pescara del Tronto. Questo ottavo anniversario offre l’opportunità di riflessioni sulle sfide della ricostruzione e sulle speranze di una rinascita socio-economica in questo territorio segnata dalla calamità.
Il ricordo delle vittime
Attività commemorative e presenza istituzionale
La comunità di Arquata del Tronto si prepara a rendere omaggio alle vittime del terribile sisma con vari eventi che inizieranno alle 2.30 del mattino con la recita del rosario al parco di Pescara del Tronto. Questo luogo è particolarmente significativo, poiché rappresenta uno spazio dedicato a coloro che hanno perso la vita nella tragedia. Sarà un momento di intensa commozione e di riflessione per i residenti e per chi è giunto da altri luoghi per condividere questo momento di lutto.
La commemorazione culminerà alle 3.36, l’ora esatta della prima scossa del terremoto, con cerimonie cerimoniali che vedranno la partecipazione del Vescovo di Ascoli Piceno, Gianpiero Palmieri. Le commemorazioni non si fermano qui: il giorno successivo, alle 18.30, il vescovo celebrerà una messa presso la chiesa nella zona Sae di Pescara del Tronto, un gesto che sottolinea l’importanza del sostegno spirituale in tempi di difficoltà. Il ricordo delle vittime si intreccia con il desiderio di una ricostruzione che porti nuova vita in un contesto che, otto anni dopo, mostra ancora segni visibili del disastro.
Sfide della ricostruzione
Le parole del sindaco e le speranze per il futuro
In vista di questo anniversario, il sindaco di Arquata, Michele Franchi, ha voluto esprimere le sue aspettative riguardo alla ricostruzione del territorio. Franchi ha sottolineato la necessità di un’accelerazione nei processi di costruzione, chiedendo a imprese e professionisti di non abbandonare le aree terremotate. L’amministrazione locale si trova ad affrontare un compito arduo, poiché il cammino verso la ripresa è stato lungo e caratterizzato da una serie di ostacoli burocratici e logistici.
Il primo cittadino ha tuttavia osservato che cominciano a vedersi risultati tangibili della ricostruzione, pur riconoscendo che il ritmo attuale è ancora troppo lento. Franchi ha esortato a un aumento della velocità nei lavori per permettere un ritorno temporaneo o definitivo degli arquatani che vivono ancora nelle casette Sae o in altre città. L’obiettivo principale è quello di riportare a casa le circa 1.800 famiglie attualmente sfollate.
Innovazioni e investimenti per il futuro
La ricostruzione dei servizi e il rilancio del turismo
Un aspetto rilevante della ricostruzione riguarda l’innovazione dei sistemi di sicurezza e la necessità di dedicare attenzione anche alle frazioni di Arquata. Il sindaco ha affermato l’importanza di riqualificare i sottoservizi, menzionando in particolare il sistema fognario, affinché gli ex residenti possano tornare a vivere nel proprio comune. Questo rappresenta una priorità per l’amministrazione, poiché il ripristino delle infrastrutture è essenziale per consentire la reintegrazione della comunità e migliorare la qualità della vita.
In parallelo, il sindaco Franchi ha messo in evidenza quanto sia cruciale rilanciare il settore turistico, aspetto fondamentale per la crescita economica del territorio. La riqualificazione di località come Tufo e Trisungo potrebbe consentire l’apertura di strutture ricettive, come bed & breakfast, generando opportunità di lavoro e attrattiva per visitatori. I segnali di una rinascita sono presenti, ma l’impegno collettivo è fondamentale per guidare Arquata del Tronto verso un futuro migliore.