Ultimo aggiornamento il 24 Agosto 2024 by Luisa Pizzardi
Il giorno della memoria rappresenta un’importante occasione per riflettere sul tragico terremoto che ha colpito l’italiano Centro-Sud nel 2016. Le comunità di Amatrice, Accumoli e Arquata del Tronto continuano a fronteggiare le conseguenze di quella catastrofe, cercando di ottenere la vicinanza e il supporto del governo. In questo contesto, il sindaco di Amatrice, Giorgio Cortellesi, ha scritto una lettera aperta alla presidente Giorgia Meloni, evidenziando le necessità urgenti del suo comune.
Una richiesta di presenza governativa
La mancanza di una presenza diretta del governo durante le commemorazioni ufficiali ha generato frustrazione tra i rappresentanti locali. Sarà presente, invece, il Ministro dello Sport, Andrea Abodi, affiancato da vari membri della Protezione Civile e del governo, ma il mancato arrivo della premier ha deluso le aspettative. Cortellesi esprime chiaramente la necessità di vedere una risposta attiva e concreta da parte dell’esecutivo, sottolineando l’urgenza di affrontare questioni strutturali.
Le priorità evidenziate dal sindaco
Nella sua missiva, il sindaco ha indicato diverse priorità, tra cui la necessità di un tavolo per la gestione delle strutture abitative emergenziali di proprietà della Protezione Civile. Cortellesi richiede anche l’adozione di regole definitive per garantire tempi certi nella ricostruzione e la reintegrazione del ciclo scolastico dell’alberghiero, fondamentale per il rilancio del territorio. Un aspetto cruciale della lettera è la richiesta di istituire una zona economica speciale , che includa sgravi fiscali per le imprese e incentivi per le giovani coppie, una strategia che, secondo il sindaco, avrebbe dovuto essere implementata fin dall’inizio dell’emergenza.
Il contesto della ricostruzione
A distanza di otto anni dal devastante sisma, i sindaci di Amatrice, Accumoli e Arquata del Tronto si sono dichiarati «un cratere nel cratere». Questa definizione evidenzia la loro percezione di essere trascurati rispetto ad altre aree colpite dai terremoti del 2016. Il Commissario per la Ricostruzione, Guido Castelli, si è impegnato a rappresentare le scuse dello Stato alla comunità per i ritardi accumulati e per le false partenze che hanno caratterizzato il processo di ricostruzione.
Statistica della ricostruzione nel cratere
Le cifre relative alla ricostruzione rivelano un contesto complesso. Al 31 luglio, erano state presentate 31.786 richieste di contributo per la ricostruzione, richiedendo finanziamenti per un totale di 14,5 miliardi di euro. Negli ultimi due anni, quasi 9.000 richieste sono state inoltrate, per un importo di circa 7 miliardi di euro. Anche il numero di autorizzazioni per interventi cresce, attestandosi a 20.000.
Per quanto riguarda le opere pubbliche, si stima la necessità di circa 3.500 interventi, per un valore complessivo di 4,2 miliardi di euro. A fronte di questi rilevanti investimenti, il Commissario Castelli ha segnalato un’“accelerazione” nel processo di ricostruzione, ma i centri storici delle comunità colpite rimangono ancora contrassegnati come zone rosse. Nonostante recenti progressi, le macerie non erano state rimosse fino a poche ore fa, confermando la lentezza con cui avviene il recupero.
La speranza in un dialogo diretto
La distanza tra governo e comunità locali rappresenta un tema caldo, che richiede attenzione immediata. Gli abitanti di Amatrice e degli altri comuni colpiti sperano di avere presto l’opportunità di esprimere personalmente le proprie preoccupazioni e di condividere le loro esperienze con la premier Meloni. Questo incontro diretto potrebbe rivelarsi cruciale per instaurare un dialogo costruttivo e per sollecitare le azioni necessarie a garantire un futuro migliore per queste comunità in difficoltà.