Sfratto rinviato per una donna di 90 anni a Genova: accordo tra inquilini e Comune

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Sfratto rinviato per una donna di 90 anni a Genova: accordo tra inquilini e Comune - Occhioche.it

Ultimo aggiornamento il 28 Agosto 2024 by Redazione

La vicenda di un sfratto in programma a Genova ha preso una piega inaspettata grazie a un accordo tra proprietari, inquilini e l’Amministrazione Comunale. La donna, di 90 anni e disabile al 100%, ora avrà tempo fino al 15 novembre per trovare una soluzione abitativa alternativa grazie a un’intesa che ha coinvolto diverse parti interessate.

I dettagli dell’accordo per lo sfratto

La decisione di rinviare lo sfratto dell’anziana donna è stata raggiunta durante un incontro tra i proprietari dell’appartamento, una coppia di professionisti genovesi, la figlia dell’anziana, e i rappresentanti del Comune di Genova. Il sindacato degli inquilini SUNIA ha svolto un ruolo cruciale in questa trattativa, promuovendo un dialogo costruttivo tra le parti.

Il Comune di Genova si è impegnato a sostenere economicamente la famiglia attraverso il fondo per morosità incolpevole e emergenza abitativa. In particolare, il Comune ha stanziato 5.000 euro per alleviare la situazione economica dell’anziana e della sua famiglia. Inoltre, la figlia della donna, attualmente disoccupata e in cerca di lavoro da due anni, contribuirà con una somma che si aggira intorno ai 1.500 euro. Questa sinergia ha portato i proprietari a concedere una moratoria di due mesi e mezzo, permettendo alla donna di rimanere nella propria abitazione.

Gianni Senili, rappresentante del SUNIA, ha dichiarato: “Abbiamo ottenuto la possibilità di una proroga con tempi ragionevoli, nei quali ci auguriamo che il Comune possa trovare una collocazione alternativa per l’anziana donna attraverso i servizi sociali.”

La protesta dei sindacati e la tensione sul posto

Questa mattina, di fronte all’edificio in via Crocco, nel quartiere di Castelletto, si è svolto un presidio di protesta organizzato dai sindacati Cgil e Fiom e dal SUNIA. Molti manifestanti si sono radunati per sostenere la causa dell’anziana donna e per esprimere il proprio dissenso nei confronti della situazione di sfratto. L’atmosfera è stata caratterizzata da momenti di intensa tensione e discussione accesa tra i proprietari dell’appartamento, i manifestanti e la figlia dell’anziana.

Sul posto erano presenti anche le forze dell’ordine, tra cui i Carabinieri e la D.I.G.O.S., per garantire l’ordine e prevenire possibili scontri. Nonostante la mediazione che ha portato al rinvio dello sfratto, la situazione è rimasta tesa. Inoltre, un ufficiale giudiziario era presente per eseguire lo sfratto di un altro inquilino all’interno dello stesso edificio, anch’esso moroso nei confronti della medesima proprietà.

Questo episodio mette in evidenza le difficoltà abitative che molte persone devono affrontare a Genova, creando un contesto complesso in cui si intrecciano esigenze di giustizia sociale e diritti degli inquilini.

Prospettive future per l’anziana donna

Con la proroga concessa fino al 15 novembre, ora l’attenzione è rivolta alla ricerca di una soluzione abitativa alternativa per la donna di 90 anni. I servizi sociali del Comune di Genova hanno il compito di valutare le opzioni disponibili per garantire che l’anziana non si trovi a dover affrontare la strada o una situazione di emergenza grave.

Le istituzioni locali, in collaborazione con associazioni di volontariato e sindacati, dovranno agire rapidamente per garantire che le necessità abitative dell’anziana siano soddisfatte. La situazione di vulnerabilità in cui versa la donna evidenzia l’importanza di sviluppare politiche abitative più inclusive e sensibili alle esigenze dei cittadini, in particolare di coloro che versano in difficoltà economiche e sociali.

Il rinvio dello sfratto rappresenta un passo importante verso la tutela dei diritti degli inquilini, ma al tempo stesso sottolinea la necessità di affrontare le problematiche di emergenza abitativa con soluzioni più strutturali e durature.

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