Ultimo aggiornamento il 2 Settembre 2024 by Redazione
Il periodo della vendemmia è sempre un momento di grande attesa e fermento, specialmente per le realtà vitivinicole di spicco. Tra le colline del Verdicchio dei Castelli di Jesi, la cooperativa Terre Cortesi Moncaro di Montecarotto si distingue per la sua rilevanza nel panorama vinicolo marchigiano e italiano. Nonostante le difficoltà finanziarie che la cantina sta affrontando, il processo di raccolta delle uve è già avviato e promette una stagione di qualità. Con una produzione che copre il 25% della superficie vitata della celebre DOC, il Verdicchio rappresenta un fiore all’occhiello per la cooperativa.
La situazione economica della cooperativa
Crisi finanziaria e procedimenti legali
Attualmente, Terre Cortesi Moncaro si trova ad affrontare una crisi economica significativa, con un’esposizione finanziaria di circa 40 milioni di euro. Il 5 settembre si discuterà presso il Tribunale di Ancona due istanze di fallimento presentate da fornitori non pagati, per un importo complessivo di 1,3 milioni di euro. Queste difficoltà finanziarie stanno segnando un capitolo difficile per una delle più grandi cantine italiane.
Dal momento della denuncia della crisi, una serie di eventi hanno portato a un brusco cambiamento della governance. Le uscite di soci si sono ampliate, lasciando Moncaro in uno stato di paralisi operativa. Il nuovo amministratore giudiziario, Marcello Pollio, è stato nominato per gestire questa crisi e ha il compito di evitare ulteriori dispersioni del patrimonio aziendale. Il suo approccio è metodico e incisivo, incentrato sul recupero della stabilità organizzativa e sulla ristrutturazione del debito.
La risposta all’emergenza
L’arrivo di Pollio ha coinciso con un’inversione di tendenza nel corso degli eventi. Grazie alle sue ampie competenze gestionali e alla vasta esperienza nel campo della ristrutturazione aziendale, Pollio si è posto l’obiettivo di rilanciare le attività operative di Moncaro, ormai in stallo. A sua disposizione c’è anche l’enologo Giuliano d’Ignazi, il quale è stato richiamato per riorganizzare il processo produttivo e ha già avviato trattative con i conferitori di uve per stabilire quantitativi e prezzi.
Il piano include l’impegno a garantire un prezzo minimo di 60 euro a quintale per le uve di qualità, con pagamenti immediati, con l’obiettivo di garantire una maggiore sicurezza economica ai conferitori. Ciò rappresenta una strategia fondamentale per affrontare eventuali speculazioni legate ai prezzi del Verdicchio sul mercato.
Le attuali attività di vendemmia
Raccolta e produzione
Nonostante le avversità, la vendemmia ha preso avvio e i lavori nei campi sono frenetici. In un clima di ottimismo, Pollio comunica che, già nei primi giorni di raccolta, sono stati raggiunti i 100 quintali di uva precoce, con aspettative di arrivare a mille quintali al giorno. Questa produzione sarà trattata in diverse strutture: a Montecarotto verranno lavorati almeno 13.500 quintali di uva, mentre un quantitativo equivalente sarà gestito nello stabilimento di Acquaviva Picena.
Il lavoro in cantina è avviato: bottiglie e cartoni sono pronti per accogliere i primi vini. Essa rappresenta non solo un’opportunità di revenue, ma anche un’importante continuità per i rapporti con la Grande Distribuzione Organizzata. Nei prossimi giorni, il mercato italiano e estero si aspettano novità, grazie alla ripresa degli ordini da parte dei distributori privati e delle catene di supermercati.
Un futuro da costruire
Con i dovuti accordi in atto, Pollio e la sua squadra stanno lavorando per restituire serenità e operatività alle aziende vitivinicole. La vendemmia, lungi dall’essere solo un evento stagionale, rappresenta un segnale di ripartenza cruciale per tutti i soggetti coinvolti. Marcello Pollio enfatizza l’importanza di un’organizzazione funzionale, affermando che sono necessari impegno e flessibilità per affrontare le sfide future.
Il panorama del Verdicchio dei Castelli di Jesi è dinamico e in fermento. Con strategie ponderate e una rinnovata sinergia tra i soci e i collaboratori, la cooperativa Terre Cortesi Moncaro si prepara a scrivere una nuova storia di resilienza, pronta a sfidare le incertezze del mercato e a raccogliere i frutti di un lavoro ormai avviato.
