Visita del presidente Rocca al carcere Regina Coeli: un confronto sulle criticità strutturali

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Visita del presidente Rocca al carcere Regina Coeli: un confronto sulle criticità strutturali - Occhioche.it

Ultimo aggiornamento il 2 Settembre 2024 by Luisa Pizzardi

La recente visita del presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca, alla Casa circondariale “Regina Coeli” si inserisce in un contesto difficile, segnato da disordini e tensioni all’interno della struttura penitenziaria romana. Tra vandalismi, celle incendiate e detenuti che hanno riportato ustioni, l’intervento delle autorità è diventato urgente. Rocca si è recato presso il carcere per valutare le criticità esistenti e ascoltare le necessità manifestate dal personale della struttura.

Visita di alto profilo e incontri significativi

Un dialogo con le autorità penitenziarie

Durante la mattinata, il presidente Rocca, accompagnato dal vicepresidente del Consiglio regionale, Giuseppe Cangemi, ha avuto un incontro con alcuni rappresentanti chiave della Casa circondariale di Regina Coeli. Presenti alla riunione sono stati la direttrice della struttura, Claudia Clementi, il comandante della polizia penitenziaria, Francesco Salemi, e il responsabile dell’assistenza sanitaria, Luigi Persico. Questo incontro ha rappresentato un’opportunità per discutere delle problematiche più acute che affliggono la struttura e l’intero sistema carcerario.

Il confronto è stato indirizzato principalmente verso le criticità evidenti: sovraffollamento, carenza di personale e strutture obsolete. Queste problematiche non sono uniche a Regina Coeli, ma permeano il sistema penitenziario laziale e nazionale. Rocca ha ascoltato con attenzione le preoccupazioni dei professionisti del carcere, confermando la disponibilità della Regione ad intervenire laddove possibile per migliorare le condizioni di lavoro e di vita all’interno dell’istituto.

L’impatto dei disordini recenti

Il viaggio di Rocca si è reso necessario non solo per una questione di protocollo, ma anche in seguito ai recenti disordini che hanno scosso il carcere. Questi eventi hanno messo in luce le fragilità strutturali e gestionali di una realtà che quotidianamente affronta sfide straordinarie. Le testimonianze raccolte durante la visita hanno rivelato il forte stress a cui è sottoposto il personale, che riesce a garantire il proprio operato nonostante le enormi difficoltà.

Il presidente ha espresso la sua solidarietà verso chi lavora all’interno della Casa circondariale, ribadendo l’impegno della Regione Lazio nel garantire condizioni dignitose e l’adeguato supporto sia per il personale sanitario che per i detenuti.

Problematiche strutturali: le parole di Rocca

Urgenza di riorganizzazione del sistema carcerario

Francesco Rocca ha identificato il sovraffollamento come una delle principali emergenze che affliggono le carceri del Lazio, con il tasso a Regina Coeli che raggiunge un impressionante 185%. Tale situazione compromette non solo la vita dei detenuti, ma anche la sicurezza e il benessere del personale. Durante la visita, Rocca ha sottolineato l’importanza di considerare una riorganizzazione puntuale delle strutture penitenziarie, affinché si possano attuare miglioramenti concreti e sostenibili.

Il presidente ha avanzato l’ipotesi di una possibile chiusura di Regina Coeli per una ristrutturazione generale. Tuttavia, nel contesto attuale, ha suggerito che una trasformazione della struttura in una casa di reclusione potrebbe rappresentare un passaggio necessario, destinando invece Rebibbia a carcere giudiziario. Questa proposta, se attuata, porterebbe a una decongestione delle cellule e consentirebbe condizioni di detenzione più umane e dignitose.

L’impegno della Regione Lazio

La risposta della Regione Lazio alle problematiche esposte non può prescindere da un’analisi approfondita delle necessità e delle risorse disponibili. Rocca ha promesso la massima collaborazione per quanto di competenza regionale, per favorire l’implementazione di soluzioni pratiche e utili. Il dialogo aperto con le persone che operano quotidianamente all’interno di questa realtà difficile è un passo importante verso la risoluzione di una crisi che coinvolge non solo i detenuti, ma l’intera società.

L’attenzione della Regione sarà pertanto focalizzata sulla qualità delle condizioni di vita nei penitenziari, un obiettivo essenziale per avvicinarsi a un sistema più equo e umano, capace di reintegrare adeguatamente i detenuti nella comunità al termine della loro pena.

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