Roma: sospesa la licenza di cinque strutture ricettive per gravi irregolarità

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Roma: sospesa la licenza di cinque strutture ricettive per gravi irregolarità - Occhioche.it

Ultimo aggiornamento il 3 Settembre 2024 by Giordana Bellante

Un’importante azione è stata intrapresa dal Questore di Roma, che ha dato un segnale forte nei confronti delle irregolarità nel settore dell’ospitalità. Dopo una serie di controlli, è stata decisa la sospensione della licenza di un imprenditore che gestiva cinque strutture alberghiere in via Santa Caterina da Siena, a causa di gravi violazioni delle normative vigenti. Questo intervento si colloca nell’ambito di una strategia più ampia per garantire il rispetto delle leggi sulla Pubblica Sicurezza.

l’azione del questore e le irregolarità riscontrate

Il provvedimento e la base legale

Il Questore ha disposto la sospensione della licenza del titolare, applicando l’articolo 100 del Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza . Questa norma consente di adottare misure drastiche in presenza di gravi irregolarità nella gestione di attività ricettive. Le indagini condotte dagli agenti della Divisione Polizia Amministrativa e Sociale hanno rivelato un raggiro delle regole che regolano il settore, evidenziando un modus operandi illegale e ben pianificato.

Le modalità di gestione delle strutture

Gli agenti hanno scoperto che il proprietario gestiva le cinque strutture come un unico complesso, un’operazione che avrebbe necessitato di specifiche autorizzazioni non ottenute. La gestione centralizzata della reception in una delle strutture ha sollevato ulteriori preoccupazioni: le chiavi magnetiche delle stanze, per esempio, erano abilmente organizzate e custodite, segno di una sorta di organizzazione clandestina e di malfunzionamento delle procedure.

un sistema di pagamento irregolare

La centralizzazione dei pagamenti

Un aspetto cruciale emerso durante le ispezioni riguarda la gestione dei pagamenti. Il titolare delle strutture utilizzava un solo POS per elaborare le transazioni finanziarie di tutte e cinque le attività. Questa centralizzazione non solo rappresenta una violazione delle normative, ma crea anche difficoltà nel tracciamento delle entrate e delle uscite, lasciando spazio a possibili abusi e all’evasione fiscale. Le ricevute di pagamento venivano tutte conservate in un unico punto, rendendo difficile per le autorità il monitoraggio delle operazioni.

Conseguenze legali per il titolare

A causa di tali gravi violazioni, il proprietario delle strutture è stato denunciato dalle autorità competenti. Gli agenti del I Distretto Trevi Campo Marzio hanno agito con prontezza, notificando il provvedimento e affigendo un cartello all’ingresso dei locali, riportante la scritta: “CHIUSO PER DISPOSIZIONE DEL QUESTORE”. Questo intervento segna una risposta ferma contro chi tenta di operare al di fuori delle leggi e delle regolamentazioni.

un chiaro segnale alle strutture ricettive

Il messaggio alle attività commerciali

La chiusura delle strutture è un segnale inequivocabile per gli imprenditori nel settore dell’ospitalità, evidenziando l’importanza di rispettare le normative. Gli operatori del settore dovranno rivedere le loro pratiche e garantire che siano conformi alle leggi in materia di pubblica sicurezza. In questo modo, non solo tutelano la loro attività, ma contribuiscono anche a un ambiente più sicuro per residenti e turisti.

L’approccio del Questore di Roma

Il Questore di Roma sta attuando un approccio rigoroso nei controlli sulle strutture ricettive, con l’obiettivo di reprimere le irregolarità e garantire standard elevati nel settore. Questa azione è parte di uno sforzo più ampio per promuovere la legalità e la sicurezza nella Capitale, specialmente in un momento in cui il turismo è cruciale per l’economia locale.

Mediante queste misure, si punta a dissuadere comportamenti scorretti e a garantire che ogni attività operi nel rispetto delle leggi e delle normative europee di settore.

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