Ultimo aggiornamento il 3 Settembre 2024 by Redazione
Manuel Bortuzzo, nuotatore paralimpico italiano, ha brillato sapientemente conquistando la medaglia di bronzo nei 100 metri rana categoria SB4 alle Paralimpiadi di Parigi 2024. Questo traguardo rappresenta il culmine di un percorso straordinario per il giovane atleta di Trieste, che ha fronteggiato le avversità con determinazione e coraggio. Il suo viaggio inizia da una tragedia che ha cambiato per sempre la sua vita. Questo articolo ripercorre la storia di Bortuzzo, dai terribili eventi che hanno segnato la sua esistenza alla rinascita in piscina, culminando nel trionfo di Parigi.
Chi è Manuel Bortuzzo
Manuel Bortuzzo è un nuotatore che ha saputo trasformare una tragedia personale in una storia di resilienza e successo. Nato nel 1999, il giovane è originario di Trieste ma dal 2017 vive a Roma. Il suo trasferimento nella capitale ha coinciso con l’inizio di un sogno: diventare un atleta di alto livello nel mondo del nuoto. Roma, considerata la “Mecca del nuoto”, gli ha offerto la possibilità di allenarsi con la nazionale e prepararsi per le Olimpiadi.
Tuttavia, la sua vita è stata sconvolta dalla violenza. Nel 2019, mentre si trovava al quartiere Axa di Roma, Bortuzzo è stato colpito da un proiettile vagante durante un conflitto tra clan rivali, subendo una lesione spinale che lo ha privato dell’uso delle gambe. Quell’episodio ha profondamente segnato la sua vita e la sua carriera sportiva, ma anche attivato un processo di resilienza e determinazione che lo ha portato a rialzarsi.
Il percorso di riabilitazione
La forza d’animo di Manuel Bortuzzo è stata davvero eccezionale durante il processo di riabilitazione. In marzo 2019, solo pochi mesi dopo l’incidente, il nuotatore ha preso una delle decisioni più importanti della sua vita: tornare alla piscina. La riabilitazione ha avuto luogo presso l’istituto Santa Lucia, dove ha iniziato a riprendersi fisicamente e mentalmente. Il nuoto, che fino ad allora era stata una passione, si è trasformato in un nuovo inizio.
La sua determinazione e il suo impegno costante lo hanno portato a guadagnare sempre più fiducia in se stesso. A maggio 2024, si è presentato alla Coppa del Mondo di Berlino, dove ha dimostrato tutta la sua preparazione e ha stabilito il record italiano nei 100 metri rana. Questa vittoria non solo ha rappresentato un nuovo traguardo personale, ma ha anche garantito a Bortuzzo un pass per le tanto desiderate Paralimpiadi di Parigi, dove il suo sogno di competere a livello internazionale è diventato realtà.
La medaglia di bronzo a Parigi 2024
Alle Paralimpiadi di Parigi, Manuel Bortuzzo si è schierato ai nastri di partenza per la finale dei 100 metri rana con uno degli obiettivi più ambiziosi: conquistare una medaglia. Dopo le sessioni di qualifica, è giunto alla finale col quarto miglior tempo. Quando è scoccato il segnale di partenza, l’azzurro ha mostrato la sua grinta, partendo forte e riuscendo a mantenere la terza posizione, nonostante le pressioni degli avversari.
Con una prestazione di notevole coraggio, Bortuzzo ha chiuso la gara con un tempo di 1’42’’52, assicurandosi così il terzo posto. Lo hanno preceduto il russo Cherniaev, che ha conquistato l’oro, e il greco Tsapatakis, medaglia d’argento. In un’intervista post-gara ai microfoni di Rai, il giovane atleta ha rivelato la sua emozione: “Non ho mai vinto niente. Il terzo posto alla Paralimpiade è quello che meno mi aspettavo, ma quello che meglio mi è riuscito.” Queste parole racchiudono il valore del suo traguardo, un segno di forza non solo per lui ma per chiunque affronti una sfida simile.
La sua storia continua a ispirare e il bronzo di Parigi rappresenta non solo una conquista personale, ma diventa anche un simbolo di resilienza e speranza per molte persone che lottano contro le avversità.
