Cinque misure cautelari per dipendenti delle ‘Fattorie Marchigiane’: avviata indagine per frode alimentare

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Cinque misure cautelari per dipendenti delle 'Fattorie Marchigiane': avviata indagine per frode alimentare - Occhioche.it

Ultimo aggiornamento il 3 Settembre 2024 by Giordana Bellante

I carabinieri del Nas di Ancona hanno recentemente notificato cinque misure cautelari personali interdittive nei confronti di altrettanti dipendenti dello stabilimento ‘Fattorie Marchigiane’ situato a Colli al Metauro, in provincia di Pesaro Urbino. Queste misure, emesse dal Gip del Tribunale di Pesaro, impediscono ai soggetti coinvolti di esercitare qualsiasi attività professionale nel settore lattiero-caseario. Le accuse si concentrano sull’adulterazione di latte e di prodotti caseari, reati gravi che mettono in discussione la sicurezza alimentare e la qualità dei prodotti consumati dai cittadini.

Le indagini iniziano da un’ispezione

Un attento controllo igienico-sanitario

Le indagini sono state avviate a seguito di una ispezione igienico-sanitaria condotta nel mese di ottobre 2023. Durante questo controllo, i carabinieri del Nas hanno rinvenuto indicazioni che suggerivano la presenza di pratiche illecite all’interno dello stabilimento. Gli elementi raccolti hanno portato gli inquirenti a ritenere che i cinque dipendenti avessero adottato comportamenti illeciti, disattendendo le normative fondamentali per la salvaguardia della salute pubblica. L’attenzione si è focalizzata su un gruppo di lavoratori che, avendo ruoli di responsabilità, avrebbero dovuto garantire standard elevati nella produzione e manipolazione di prodotti caseari.

Accuse di frode nell’esercizio del commercio

Le accuse nei confronti dei dipendenti non si limitano all’adulterazione del latte, ma si estendono a gravi frodi nell’esercizio del commercio. Queste pratiche comprendono la vendita di sostanze alimentari non genuine, una condotta che porta non solo a sanzioni penali, ma anche a un danno reputazionale significativo per l’intera azienda. La gravità delle accuse ha sollecitato l’intervento delle autorità competenti, che hanno deciso di adottare misure tempestive per fermare tali attività illecite.

Riscontri e sequestri nel laboratorio

Sequestri di sostanze chimiche e cibi scaduti

Le ispezioni successive hanno rivelato gravi irregolarità all’interno del laboratorio di produzione. È stato possibile sequestrare un ingente quantitativo di sostanze chimiche utilizzate per alterare il latte crudo, compromettendo ulteriormente la qualità dei prodotti finiti. I carabinieri hanno anche trovato partite di latte e cagliata in cattivo stato di conservazione, insieme a latte e prodotti addirittura scaduti. Queste scoperte evidenziano non solo il potenziale rischio per la salute dei consumatori, ma pongono anche interrogativi sulla gestione qualitativa dello stabilimento.

Analisi microbiologiche dei campioni

Durante le indagini, sono stati effettuati numerosi campionamenti di latte e di altri prodotti caseari. Questi campioni sono stati sottoposti a rigorose analisi microbiologiche per accertare la presenza di agenti patogeni e sostanze tossiche. Le analisi chimiche e microbiologiche sono fondamentali per ricostruire le pratiche illecite adottate dall’azienda, così come per determinare l’impatto potenziale sui consumatori. I risultati delle analisi potrebbero portare a ulteriori sviluppi nelle indagini e a nuove misure di sicurezza.

Perquisizioni e collaborazione investigativa

Accertamenti approfonditi sugli indagati

Le operazioni non si sono limitate ai controlli all’interno dello stabilimento. I carabinieri hanno effettuato perquisizioni presso le abitazioni degli indagati, dove sono stati sequestrati telefonini e altri dispositivi informatici. Questi strumenti saranno analizzati attraverso indagini forensi. Analizzare i dati contenuti nei dispositivi può fornire elementi cruciali per ricostruire una rete di comportamenti illeciti e verificare ulteriormente eventuali comunicazioni tra i dipendenti.

Collaborazione con l’ispettorato centrale

Le indagini stanno avvenendo in stretta collaborazione con l’Unità Investigativa Centrale dell’Ispettorato Centrale della Tutela della Qualità e della Repressione Frodi dei Prodotti Agroalimentari di Roma . Questo lavoro di squadra è fondamentale per garantire un’accertamento completo e approfondito delle violazioni. L’analisi delle memorie dei supporti informatici sequestrati continuerà a gettare luce sulle dinamiche interne dell’azienda, permettendo di delineare un quadro più chiaro e accurato delle violazioni contestate.

La situazione resta sotto controllo mentre le autorità competenti cercano di fare chiarezza su questa inquietante vicenda, mantenendo alta la guardia sulla sicurezza degli alimenti nel mercato.

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