L’incredibile vittoria di un’anziana contro Iliad: bloccata l’installazione di antenne a Pulsano

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L'incredibile vittoria di un'anziana contro Iliad: bloccata l'installazione di antenne a Pulsano - Occhioche.it

Ultimo aggiornamento il 3 Settembre 2024 by Giordana Bellante

A Pulsano, un comune della provincia di Taranto, un’insegnante di scuola elementare in pensione ha segnato una vittoria significativa per i diritti dei cittadini. All’età di 88 anni, la donna ha avuto successo nella sua battaglia legale contro il colosso della telefonia mobile Iliad, opponendosi all’installazione di un impianto di antenne situato a pochi metri dalla sua casa, in una zona che comprende il suggestivo Bosco Cagioni. Questa notizia ha suscitato grande attenzione, non solo per l’età della protagonista, ma anche per le implicazioni legali e sociali che essa comporta.

La vittoria legale: il ruolo del Tar e del Consiglio di Stato

Il ricorso al Tar di Lecce

L’avvocata Sabrina Sbiroli, che ha assistito l’anziana nel corso di questa causa, ha rivelato che il Tar di Lecce ha emesso un’ordinanza cautelare sospendendo l’installazione delle nuove antenne. Alla base di questa decisione vi è stato un vizio di forma riscontrato nella procedura di autorizzazione da parte della società Iliad. Questo aspetto giuridico è cruciale, poiché evidenzia come le norme e i regolamenti debbano essere seguiti con rigore, soprattutto quando si tratta di opere che possono incidere significativamente sulla vita dei cittadini.

L’intervento del Consiglio di Stato

Dopo la sospensione del Tar, Iliad ha presentato un ricorso al Consiglio di Stato, sperando di ribaltare la decisione. Tuttavia, l’organo giurisdizionale ha convalidato la volontà del Tar, riconoscendo la legittimità delle preoccupazioni sollevate dall’insegnante in pensione. Questo ha rappresentato un precedente significativo in Puglia, poiché si tratta della prima volta in cui una simile battaglia contro un operatore di telefonia mobile ha avuto esito positivo. La pronuncia ha anche gettato luce sul potere che i cittadini possono esercitare nel difendere i propri diritti.

Un’azione solitaria e determinata

Il coraggio dell’anziana donna

L’aspetto più toccante di questa vicenda è il coraggio dimostrato dall’88enne. Nonostante il disinteresse manifestato dai vicini, la donna ha portato avanti la sua lotta contro l’installazione delle antenne, motivata dalla volontà di proteggere non solo il suo patrimonio, ma anche il bene comune. Era inaccettabile, per lei, vedere il valore della sua proprietà minato da un impianto di stazioni radio base proprio di fronte alla sua casa.

Le conseguenze dell’installazione

Il progetto prevedeva l’installazione di sei nuove antenne, insieme a parabole e a un complesso assortimento di apparecchiature tecnologiche. Il timore dell’anziana riguardava non solo la svalutazione del suo immobile, ma anche gli effetti potenzialmente dannosi delle onde elettromagnetiche sulla salute. Tema particolarmente delicato che spesso viene trascurato in favore dello sviluppo tecnologico e della diffusione della rete mobile.

Un caso che segna un precedente

Riflessioni sulla battaglia legale

Questa vittoria non è solo un successo personale per l’insegnante, ma potrebbe aprire la strada ad altri casi simili in regioni italiane. Il riconoscimento da parte del Consiglio di Stato potrebbe infatti incoraggiare altre persone a opporsi a decisioni che considerano ingiuste o dannose per la loro comunità. Le battaglie legali contro le installazioni di antenne per telecomunicazioni possono riguardare aspetti sia legali che etici, legati alla salute e al rispetto per l’ambiente.

L’importanza del cittadino attivo

La vicenda di Pulsano è una testimonianza della forza che può derivare dall’impegno individuale. La protagonista di questa storia ci ricorda l’importanza del cittadino attivo, che si oppone a un sistema che talvolta sembra ignorare le preoccupazioni della comunità. L’unione di competenze legali e determinazione personale appare come un potente messaggio di attivismo civico, dimostrando che anche un’anziana donna può fare la differenza nel panorama sociale e giuridico del proprio paese.

La battaglia di questa insegnante in pensione non è solo un caso trovato in cronaca; è simbolo di un cambiamento utile per tutti coloro che abitano nelle vicinanze di strutture impattanti.

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