Ultimo aggiornamento il 4 Settembre 2024 by Giordana Bellante
L’IRCCS SANTA LUCIA, noto istituto romano specializzato nella neuroriabilitazione, è al centro di una mobilitazione che ha visto la presenza di sindacati, cittadini e rappresentanti delle istituzioni. La preoccupazione per il futuro del Santa Lucia si intensifica, soprattutto alla luce del rischio che l’istituto possa essere privatizzato. Un evento che sottolinea l’importanza di preservare un’eccellenza nel campo della salute pubblica.
un evento di protesta con forte partecipazione
La fiaccolata: un segno di unità
Nella serata di ieri, le strade vicino all’IRCCS Santa Lucia si sono animate di fiaccole e voci determinati a difendere il diritto alla salute e il futuro dei lavoratori dell’istituto. L’iniziativa ha visto la presenza di numerosi membri dei sindacati Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl che hanno esposto le loro bandiere, simbolo di una lotta collettiva. Hanno partecipato al corteo anche notabili come Francesco Rocca, presidente della Regione Lazio, e Roberto Gualtieri, sindaco di Roma, che hanno manifestato il loro supporto ai lavoratori e alla missione dell’istituto.
Mario Ciarla, capogruppo del Partito Democratico in Regione Lazio, ha dichiarato: “Siamo qui con i sindacati per difendere i lavoratori del Santa Lucia e la funzione pubblica fondamentale che svolge questo istituto, che deve essere rilanciato.” Un appello forte, che evidenzia la necessità di riaffermare l’importanza del Santa Lucia non solo come luogo di cura, ma anche come ospite di una cultura del lavoro di qualità.
Voci dalle istituzioni: la posizione dei leader
Anche Cecilia D’Elia, senatrice del PD, ha partecipato attivamente alla fiaccolata, sottolineando l’importanza di salvaguardare una realtà che rappresenta un’eccellenza sanitaria. “Dobbiamo salvare una eccellenza oltre al lavoro degli operatori,” ha dichiarato, evidenziando l’oppressione che può derivare da una possibile privatizzazione dell’istituto.
Il corteo ha visto la presenza anche di capigruppo di maggioranza del Consiglio regionale del Lazio come Daniele Sabatini , Giorgio Simeoni , Laura Cartaginese e Luciano Mario Crea , che hanno espresso il loro sostegno per il mantenimento della gestione pubblica dell’IRCCS Santa Lucia.
preoccupazioni per la gestione e il futuro
La crisi dell’IRCCS Santa Lucia: un contesto preoccupante
La questione dell’IRCCS Santa Lucia è complicata da una tempistica che lascia intravedere ombre. Un ex assessore alla Sanità del Lazio, Alessio D’Amato, ha messo in evidenza il paradosso di una dichiarazione di crisi dell’istituto dopo aver ricevuto 11 milioni di euro di risorse pubbliche. “Se si vuole garantire la continuità occupazionale e il diritto alla salute, servono atti formali da parte del Governatore Rocca,” ha avvertito D’Amato, sottolineando l’importanza di un intervento deciso da parte delle autorità regionali.
La mobilitazione continua: eventi futuri
A causa dell’importanza della situazione, è stato convocato per domani un incontro dal ministero delle Imprese e del Made in Italy. Tuttavia, se il confronto non porta ai risultati sperati, i sindacati hanno già programmato uno sciopero per il 12 settembre, coinvolgendo anche i dirigenti sanitari non medici dell’Andop. Questa azione evidenzia l’urgenza di una risposta efficace e tempestiva da parte delle istituzioni per garantire la sostenibilità del servizio offrendo garanzie occupazionali ai lavoratori coinvolti.
La mobilitazione attorno all’IRCCS Santa Lucia rappresenta una battaglia fondamentale non solo per i lavoratori, ma per tutti coloro che vedono in questo istituto un baluardo della salute pubblica e della solidarietà sociale. Il futuro del Santa Lucia rimane incerto, ma la determinazione dei manifestanti è un chiaro segnale di resistenza a ogni tentativo di privatizzazione.
