Ultimo aggiornamento il 6 Settembre 2024 by Giordana Bellante
Roma si prepara ad affrontare una sfida importante con l’avvicinarsi del Giubileo del 2025, cercando di preservare e gestire al meglio uno dei suoi monumenti più iconici e visitati: la Fontana di Trevi. Attualmente in grado di attrarre tra le 8.000 e le 12.000 persone al giorno, la storica fontana potrebbe presto vedere un cambiamento significativo nell’accesso, con l’implementazione di un sistema di prenotazione e di un biglietto d’ingresso di appena due euro. Si tratta di una misura che viene studiata per contenere il fenomeno del turismo di massa, già applicata con successo in altre città italiane come Venezia, dove i visitatori sono stati soggetti a un ticket d’ingresso.
La necessità di limitare il numero di visitatori
Sovraffollamento e degrado
L’aumento esponenziale del flusso turistico a Roma, evidenziato da statistiche che mostrano un incremento significativo delle presenze, ha portato le autorità locali a riconsiderare le modalità di accesso a luoghi simbolo della città. Alessandro Onorato, assessore al Turismo e Grandi eventi di Roma Capitale, ha fatto diversi sopralluoghi per verificare di persona la situazione. Durante il periodo estivo, in particolare, il numero di visitatori ha superato ogni aspettativa: solo a Ferragosto, sono stati registrati 1,623 milioni di presenze, segnando un aumento del 5,86% rispetto all’anno precedente.
Questo sovraffollamento ha reso difficile la fruizione del monumento, causando inconvenienti sia per i turisti che per i residenti. Tanto che Roberto Gualtieri, sindaco di Roma, ha evidenziato come la concentrazione di visitatori renda complicata la gestione del sito, con ripercussioni non solo sull’esperienza dei visitatori, ma anche sull’integrità del monumento stesso, spesso vittima di atti di degrado dovuti al caos.
Un modello di gestione turistica
La proposta di prenotare l’accesso alla Fontana di Trevi punta a rendere l’esperienza di visita più affascinante e meno frenetica. Limitando i flussi di visitatori e assegnando slot di trenta minuti a gruppi controllati, si mira a offrire un momento di contemplazione e bellezza, lontano dalla pressione delle masse. L’idea di un ticket simbolico di due euro non serve solo a regolare l’accesso, ma anche come misure di investimento nella gestione turistica, come l’impiego di steward e hostess per coordinare ingressi e uscite.
L’esperienza del biglietto a pagamento
Dettagli della nuova proposta
La proposta di Alessandro Onorato prevede un sistema di prenotazione elettronica che sarà gratuito per i residenti di Roma, mentre i turisti dovranno pagare un biglietto modesto di due euro. Quel che si intende è trasformare la visita alla Fontana di Trevi, rendendola un’esperienza memorabile e curata, e non solo un’opportunità per scattare selfie. «Vogliamo eliminare il caos, ridurre gli spintoni tra i turisti e garantire una visita più dignitosa», ha dichiarato Onorato nelle sue comunicazioni social.
Oltre a garantire il rispetto delle regole nell’accesso ai monumenti storici, il sistema di prenotazione punta a rendere l’intero ambiente più sostenibile, contribuendo all’equilibrio tra la vita dei cittadini romani e le esigenze dei turisti. L’eventuale realizzazione di tale progetto sarà oggetto di discussione in incontri tecnici con i soggetti interessati, fra cui la Soprintendenza ai Beni Culturali, per valutare la fattibilità delle proposte.
Benefici e aspettative
La proposta di accesso regolamentato alla Fontana di Trevi potrebbe rappresentare una soluzione efficace per gestire al meglio il flusso turistico, affermandosi come un modello da replicare in altri luoghi significativi della capitale. Le soluzioni al vaglio possono effettivamente contribuire alla valorizzazione del patrimonio culturale di Roma, rendendo le visite più accessibili e curate.
Approvazione e sostegno da parte delle istituzioni
Il supporto della ministra Santanchè
La ventata di rinnovamento proposta per la Fontana di Trevi ha trovato sostenitori anche a livello nazionale. Daniela Santanchè, ministra del Turismo, ha espresso il suo favore nei confronti dell’iniziativa, sottolineando saranno necessari meccanismi di prenotazione che consentano di controllare i flussi di visitatori. Santanchè ha indicato che, con il giusto approccio, è possibile tutelare il patrimonio culturale italiano, implementando un ticket d’ingresso come già avvenuto per il Pantheon, dove la misura ha comportato risultati positivi.
Il Comune è chiamato ora a dimostrare di avere le capacità necessarie per garantire ordini e controlli, affinché il progetto di gestione turistica possa prendere forma e partire. Queste nuove misure si pongono come obiettivo primario la valorizzazione dell’esperienza turistica, favorendo al contempo la vita di tutti i giorni nella Città Eterna, creando un percorso di rispetto e integrazione tra abitanti e visitatori.