Ultimo aggiornamento il 6 Settembre 2024 by Luisa Pizzardi
Un’importante iniziativa della Polizia di Stato ha portato alla chiusura di otto strutture ricettive abusive situate nel cuore di Roma. Questo intervento è il frutto di un attento controllo amministrativo, finalizzato a garantire la legalità nel settore ricettivo e a tutelare la sicurezza dei cittadini e dei turisti. Le irregolarità riscontrate nelle gestioni delle strutture hanno spinto il Questore di Roma a emettere provvedimenti di sospensione e cessazione delle attività, in linea con le normative vigenti.
Intervento della polizia amministrativa e sociale
Discovery di strutture illegali
La Divisione Polizia Amministrativa e Sociale ha avviato una serie di controlli approfonditi nelle strutture ricettive situate nel centro della capitale. Durante tali verifiche, gli agenti hanno scoperto che un proprietario gestiva un complesso alberghiero su via Della Pace senza le necessarie autorizzazioni previste dalla legge. Questa scoperta ha rappresentato una violazione significativa delle normative in tema di sicurezza pubblica e di regolamentazione degli esercizi ricettivi. La mancanza di autorizzazioni ha imposto un intervento immediato da parte delle autorità competenti.
Provvedimenti di sospensione delle attività
Sulla base delle evidenze raccolte, il Questore di Roma ha emesso quattro provvedimenti che prevedono la sospensione dell’attività per sette giorni per ciascuna delle cinque strutture coinvolte. Gli agenti hanno accertato la presenza di una reception centralizzata e di una numerazione sequenziale delle stanze, elementi che hanno ulteriormente confermato la natura abusiva della gestione. Questo intervento mira a ripristinare la legalità e a garantire che tutti gli esercizi ricettivi operino in conformità con le normative di pubblica sicurezza.
Nuovi controlli in via Milazzo
Violazioni riscontrate
Nel corso di un secondo controllo effettuato in via Milazzo, gli agenti hanno rilevato ulteriori violazioni. Tre strutture ricettive non hanno comunicato i dati relativi agli ospiti attraverso il portale “Web Alloggiati”, strumento essenziale per consentire le dovute verifiche da parte delle forze dell’ordine. La mancata segnalazione dei dati impedisce di eseguire controlli di sicurezza necessari per la salvaguardia della collettività. Le violazioni hanno portato a conseguenze severe per i titolari delle strutture coinvolte.
Provvedimenti adottati contro le irregolarità
Dopo aver accertato le irregolarità, il Questore ha disposto la chiusura immediata di due delle strutture e la sospensione della terza per un periodo di dieci giorni. Queste misure si inseriscono in un contesto più ampio di lotta all’abusivismo e di garantire il rispetto delle normative vigenti. I provvedimenti sono stati comunicati tempestivamente ai responsabili delle strutture e resi noti al pubblico attraverso l’affissione di cartelli a ingresso, con la scritta “CHIUSO CON PROVVEDIMENTO DEL QUESTORE”. Questa azione è essenziale non solo per dare un segnale chiaro a chi opera al di fuori delle regole, ma anche per tutelare i consumatori e i turisti che si affidano a strutture ricettive in regola.
Il risultato di questa operazione evidenzia l’importanza del controllo amministrativo e la determinazione delle autorità nel garantire una convivenza civile e sicura all’interno della città di Roma.