Ultimo aggiornamento il 9 Settembre 2024 by Giordana Bellante
La stazione Ottaviano della metro A torna operativa dal 10 settembre, dopo un’importante chiusura di 50 giorni per lavori di ristrutturazione. Questo intervento è parte di un progetto più ampio che prevede il restyling anche delle stazioni limitrofe, Spagna e Cipro. Scopriamo nel dettaglio le innovazioni e i miglioramenti apportati, che promettono di rendere l’esperienza dei pendolari più efficiente e confortevole.
I dettagli della chiusura e del progetto di restauro
Necessità della chiusura estiva
La chiusura della stazione Ottaviano, avvenuta durante il periodo estivo, si è resa necessaria per permettere l’esecuzione di lavori sulle infrastrutture. Infatti, le operazioni svolte non potevano essere effettuate con il pubblico in stazione, garantendo così la sicurezza e l’efficienza del cantiere. L’interruzione del servizio pubblico è spesso sollecitata in periodi di minore affluenza, come l’estate, quando il numero di pendolari diminuisce.
Il restyling della stazione si inserisce in un progetto più vasto di miglioramento dell’intera rete metropolitana, con un obiettivo di modernizzazione e adattamento alle esigenze contemporanee degli utenti. Il cantiere, pur proseguendo, non interferirà più con il traffico degli utenti, mentre le lavorazioni che richiedono accesso in loco continueranno fino alla fine di novembre.
Gli interventi effettuati: ristrutturazione e migliorie
Durante il periodo di chiusura, sono stati effettuati importanti lavori di ristrutturazione. In primo luogo, è stata rimossa la vecchia pavimentazione in gomma, sostituita con un nuovo rivestimento in resina, coprendo una superficie complessiva di 2.400 metri quadri. Questa novità non solo migliora l’estetica della stazione, ma offre anche una maggiore durabilità e facilità nella manutenzione.
In aggiunta a ciò, sono stati avviati lavori di pulizia e restauro conservativo dei rivestimenti in travertino all’interno della stazione. Sono circa 1.400 metri quadri di pura bellezza architettonica che sono stati riportati al loro splendore originale. Anche soffitti e pareti hanno beneficiato di interventi di pulizia profonda, rendendo l’ambiente più luminoso e accogliente.
Infine, un occhio di riguardo è stato riservato all’arte presente nella stazione. Due mosaici artistici, simbolo di un passato ricco di cultura, sono stati restaurati per preservare questo importante patrimonio artistico per le future generazioni.
Gli interventi futuri e le nuove tecnologie
Prossimi lavori: la biglietteria e sistemi di accessibilità
Con la riapertura della stazione, i lavori non si arrestano. Una delle prossime attività in programma è il completamento della nuova biglietteria, prevista per aprire il 23 settembre. Questa novità rappresenta un ulteriore passo verso la modernizzazione dei servizi, rendendo l’esperienza di acquisto dei biglietti più comoda e veloce.
Oltre alla biglietteria, il box di stazione subirà un rinnovamento completo, con nuove finiture murarie e miglioramenti nella segnaletica. I percorsi Loges, progettati per facilitare l’orientamento delle persone con disabilità visiva, verranno implementati per garantire maggiore sicurezza e accessibilità a tutti i passeggeri.
I servoscala di nuova generazione
Un’innovazione fondamentale è rappresentata dall’installazione dei nuovi servoscala. Questi moderni impianti, finanziati tramite fondi giubilari, sono già stati posati e ora si stanno completando le ultime finiture. Le novità introdotte sono significative: i nuovi servoscala raddoppiano praticamente la capacità di carico rispetto ai modelli precedenti e sono dotati di un seggiolino per i passeggeri a ridotta mobilità che non utilizzano carrozzine.
Queste migliorie non solo semplificano gli spostamenti all’interno della stazione per tutti i viaggiatori, ma rappresentano anche un importante passo avanti verso un sistema di trasporto pubblico più inclusivo e accessibile, un aspetto fondamentale nella pianificazione delle moderne infrastrutture urbane.
La riapertura della stazione Ottaviano rappresenta quindi non solo un ritorno alla normalità per i pendolari romani, ma segna anche l’inizio di una nuova era per il trasporto pubblico della città, pronta ad affrontare le sfide odierne e future.