Emergenza carceraria in Italia: il piano del governo per affrontare il sovraffollamento

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Emergenza carceraria in Italia: il piano del governo per affrontare il sovraffollamento - Occhioche.it

Ultimo aggiornamento il 23 Settembre 2024 by Luisa Pizzardi

L’Italia si trova ad affrontare una crisi significativa nel sistema carcerario, con oltre 61.000 detenuti a fronte di strutture sovraffollate e inadeguate. Il governo ha deciso di adottare misure drastiche per risolvere questa emergenza, nominando Marco Doglio come commissario straordinario per l’edilizia penitenziaria. Il piano prevede l’implementazione di un programma imponente e mirato, per il quale sono già stati stanziati 250 milioni di euro. L’obiettivo è di creare 7.000 nuovi posti detentivi entro un anno, in un contesto in cui gli indici di sovraffollamento stanno aumentando e le problematiche legate ai suicidi nei penitenziari sono crescenti.

Il piano di edilizia penitenziaria

Obiettivi e investimenti

In risposta alla crescente emergenza carceraria, il governo italiano ha varato una strategia a lungo termine, che include un investimento iniziale di 250 milioni di euro, frutto del decreto ‘Carcere sicuro’ approvato lo scorso luglio. L’iniziativa ha l’obiettivo di aggiungere 7.000 posti detentivi, su un totale di 10.000 stimati necessari per riequilibrare la situazione. Marco Doglio, con una carriera di oltre 25 anni nel campo delle infrastrutture e della gestione immobiliare, è stato scelto per coordinare questa operazione. Il suo compito sarà di accelerare l’esecuzione dei lavori già previsti e sviluppare nuove strutture in aree adeguate.

L’approvazione del decreto ‘Carcere sicuro’ ha segnato un passo importante, riconoscendo la necessità di un commissario che supervisioni la realizzazione di opere necessarie per alleviare il sovraffollamento. Doglio rimarrà in carica fino al 31 dicembre 2025 e si avvarrà di un team di cinque esperti per condurre questo ambizioso piano. La carenza di spazi adeguati e le pessime condizioni di vita nei penitenziari rappresentano un’emergenza non solo per i detenuti, ma anche per il personale, che spesso si trova a operare in situazioni di forte stress.

Sovraffollamento e condizioni dei penitenziari

Negli ultimi due anni, la situazione del sovraffollamento nelle carceri italiane ha subito un aumento preoccupante. Le statistiche mostrano che la media di detenuti per struttura è passata da 115 a 131. Alcuni degli istituti più colpiti da questa situazione si trovano a Milano, Taranto e Roma, dove le capacità sono ampiamente superate, come nel caso del carcere di San Vittore, dove quasi 1.000 detenuti convivono con solo 448 posti disponibili. La crescita di questi numeri ha portato a una maggiore urgenza di intervento, rendendo cruciale il piano di Doglio.

Il commissario ha già individuato alcuni progetti prioritari, come quello per la casa circondariale di Brescia Canton Monbello, e intende creare nuovi edifici in caserme dismesse, un esempio di approccio che già si sta attuando a Grosseto. L’intento è di realizzare, con velocità e efficienza, le necessarie opere di ristrutturazione e costruzione, affrontando non solo il problema del sovraffollamento ma anche quello delle condizioni di vita all’interno delle carceri.

L’esperienza di Marco Doglio

Competenze e incarichi precedenti

Marco Doglio, nominato commissario straordinario per l’edilizia penitenziaria, porta con sé una vasta esperienza nel settore, avendo ricoperto ruoli chiave in ambito immobiliare e infrastrutture. Negli ultimi quindici anni, ha ricoperto la carica di amministratore delegato nel settore immobiliare e, fino al 2022, è stato responsabile della direzione immobiliare di Cassa depositi e prestiti. La sua carriera lo ha visto anche come Head of real estate Italy per Ubs, amministratore delegato di Fabrica Sgr e direttore finanziario in importanti aziende come Rete ferroviaria italiana e Aeroporti di Roma.

Questa carriera consolidata in ambito finanziario e gestionale è considerata un valore aggiunto al nuovo incarico, in quanto Doglio avrà la responsabilità di gestire un budget significativo e garantire che i progetti vengano realizzati in tempo e nel rispetto delle normative vigenti. La sua nomina rappresenta una chiara intenzione del governo di affrontare l’emergenza carceraria con un approccio strategico e ben pianificato.

La dichiarazione dei sottosegretari

Il sottosegretario alla Giustizia, Andrea Delmastro, ha commentato la nomina di Doglio, sottolineando che non si tratta di uno svuotacarceri, bensì di una strategia di edilizia penitenziaria. Questo approccio, secondo Delmastro, consentirà in seguito di adottare misure clemenziali basate su scelte informate, anziché su necessità improvvise. Dalla sua parte, il collega Andrea Ostallari ha enfatizzato l’importanza di migliorare le condizioni degli istituti penali, sottolineando l’obiettivo di garantire spazi adatti per la detenzione, la formazione e il lavoro dei detenuti, nonché una maggiore sicurezza per il personale impiegato.

Il piano delineato dal governo rappresenta un passo importante verso la ristrutturazione del sistema carcerario italiano, puntando a risolvere un’emergenza che ha ripercussioni non solo sui detenuti, ma anche sulla società e sul modello di giustizia del paese. Il lavoro del commissario straordinario Doglio sarà quindi osservato con attenzione, per valutare i risultati e l’impatto delle misure adottate.

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