Roma, 4.274 domande per il nuovo bando taxi: contesto e prospettive per i futuri tassisti

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Roma, 4.274 domande per il nuovo bando taxi: contesto e prospettive per i futuri tassisti - Occhioche.it

Ultimo aggiornamento il 24 Settembre 2024 by Giordana Bellante

La Capitale d’Italia ha recentemente chiuso il bando per l’assegnazione di 1.000 nuove licenze taxi, raccogliendo un numero record di domande. Con ben 4.274 candidature pervenute entro il termine fissato al 23 settembre, il panorama del servizio taxi a Roma si prepara a una notevole evoluzione. Questo articolo esamina i dati demografici dei candidati, le tipologie di licenze richieste, i prossimi passi nella procedura di assegnazione e le possibili contestazioni legali che potrebbero sorgere.

I candidati al bando taxi di Roma

L’assessore alla Mobilità di Roma, Eugenio Patanè, ha fornito un quadro dettagliato delle domande ricevute. Tra le 4.274 candidature, emerge una significativa diversificazione in termini di fasce d’età. Il 12,3% dei candidati ha meno di 30 anni, il 25,33% si colloca nella fascia tra i 30 e i 39 anni, mentre il 27,66% ha un’età compresa tra i 40 e i 49 anni. Gli over 49 rappresentano la fascia più consistente, con un 34,51%.

Per quanto riguarda la presenza femminile nel settore, sono 799 le candidate donne, il che corrisponde a circa il 19% del totale. Inoltre, 1.584 delle candidature provengono da individui che hanno già esperienza come sostituti alla guida, un dato che denota una certa propensione all’autoimprenditorialità tra i professionisti già attivi nel settore.

L’incremento delle candidature è visto come un segnale positivo dall’amministrazione capitolina, che ha effettivamente sottolineato l’importanza di questa iniziativa nel incentivare l’occupazione nel settore del trasporto pubblico locale. Patanè ha commentato che “il numero significativo di domande presentate è in linea con le aspettative emerse durante la preparazione del bando.”

Le tipologie di licenze e la differenza di richieste

Il bando prevede l’assegnazione di 800 licenze ordinarie a un costo di 75.500 euro e 200 licenze per il trasporto di persone con disabilità, il cui costo è fissato a 58.400 euro. Da rilevare è la predilezione per le licenze ordinarie, con il 79% delle domande concentrate su questa categoria. Solo una piccola minoranza, pari al 2,5% delle candidature, ha scelto di candidarsi esclusivamente per le licenze destinate al trasporto disabili. Il restante 18,5% ha presentato domande per entrambe le tipologie.

Questa situazione evidenzia una scarsa attenzione verso le licenze speciali, con soli 107 candidati specificamente interessati a questo tipo di servizio. Roma Capitale ha comunicato che, per garantire il servizio di trasporto ai disabili, le licenze verranno assegnate in priorità a coloro che hanno fatto domanda per entrambe le categorie, proseguendo poi con quelli che hanno optato solo per le licenze ordinarie. Un aspetto importante è che i candidati che rinunceranno all’assegnazione di una licenza speciale perderanno il diritto su tutte le graduatorie.

Prossimi passi nel processo di assegnazione

Con la fase di presentazione delle domande conclusa, il prossimo passo sarà la selezione dei candidati. Questo processo prevede un concorso finalizzato alla creazione delle graduatorie. Una volta che le graduatorie saranno formulate, il Comune di Roma e Roma Servizi disporranno di 30 giorni per verificare i requisiti di idoneità dei candidati.

Coloro che risultano idonei alla selezione verrebbero contattati direttamente dal Campidoglio. Saranno quindi tenuti a versare il contributo economico previsto entro 60 giorni dall’avviso di idoneità e dovranno avviare la loro attività entro 90 giorni. Questo cronoprogramma è fondamentale per garantire che i nuovi taxi possano essere operativi entro i termini previsti.

Potenziali contestazioni legali e implicazioni

Tuttavia, il bando potrebbe affrontare qualche ostacolo legale. Il sindacato Cobas, insieme ai sostituti alla guida taxi, ha già annunciato l’intenzione di presentare ricorso al TAR, contestando principalmente l’onere economico legato all’acquisto delle licenze. Se il TAR decidesse di sospendere il bando per valutare la questione, ci sarebbero forti ripercussioni sul programma, con il rischio che le nuove auto bianche non possano operare in tempo per eventi significativi come il Giubileo del 2025.

Queste dinamiche legali potrebbero complicare ulteriormente la situazione, rendendo il futuro dei tassisti in formazione incerto. Resta da vedere come si evolverà la situazione e quali misure saranno intraprese per garantire un servizio taxi efficiente e accessibile nella capitale italiana.

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