L’allerta roghi tossici: tensioni e incertezze nel IV Municipio

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L'allerta roghi tossici: tensioni e incertezze nel IV Municipio - Occhioche.it

Ultimo aggiornamento il 24 Settembre 2024 by Luisa Pizzardi

La questione dei roghi tossici nel IV Municipio di Roma continua a destare allarme tra i residenti e le autorità locali. Durante una riunione svoltasi il 23 settembre 2024, è emerso chiaramente quanto sia complesso risolvere questo problema, che coinvolge alleanze fragili tra diversi livelli di governo. Il presidente Massimiliano Umberti ha messo in luce la necessità di affrontare in modo sistemico la questione, evidenziando non solo la gravità del fenomeno, ma anche le carenze di risorse necessarie per contrastarlo efficacemente.

responsabilità e risorse: una sinergia mancante

Il ruolo del presidente Umberti

Massimiliano Umberti, presidente del IV Municipio, ha aperto i lavori della riunione sottolineando la complessità della questione legata ai roghi tossici. Egli stesso è un residente del territorio e comprende i rischi a cui la comunità è esposta. Nonostante ciò, ha dichiarato chiaramente che “la soluzione del problema non può ricadere interamente sulle spalle del Municipio, che non dispone delle risorse adeguate per affrontare questa emergenza.”

L’assenza di supporto

Una preoccupazione centrale emersa dal confronto è stata l’assenza di un intervento coordinato tra le diverse istituzioni. Umberti ha avvertito che il fenomeno dei roghi è una piaga che si protrae da anni e richiede l’azione congiunta di più enti, dal Comune alla Regione ed eventualmente allo Stato. La vista della discarica di via Collatina vecchia, che è stata definita una “stratificazione di rifiuti,” rende espliciti i limiti degli interventi passati, molti dei quali sono stati solo superficiali.

le discariche e le loro conseguenze

Disciplina e interventi di bonifica

Nel corso della riunione, è stato rilevato che dal 2021 sono stati effettuati 43 interventi di bonifica, ma la quantità di risorse necessarie per una bonifica efficace del IV Municipio si aggira intorno ai 7-8 milioni di euro. Moltiplicando questa cifra per gli altri municipi, si giunge a una somma che il Comune attualmente non può permettersi. Le discariche di Ponte Mammolo e Tor Cervara, tra le più problematiche del territorio, sono soggette a ordinanze del Sindaco ma continuano a rappresentare un pericolo costante per la popolazione.

L’origine dolosa dei roghi

Un altro punto critico riguarda l’origine dei roghi. Si stima che il 90% dei terreni interessati siano di proprietà privata, e la maggior parte dei roghi è di origine dolosa e attribuita alla criminalità. Individui potrebbero acquistare terreni per sversare rifiuti che, una volta saturi, vengono dati alle fiamme, generando un serio rischio per la salute pubblica. È evidente la necessità di un intervento deciso da parte delle forze dell’ordine e della magistratura, ma la percezione comune è che questi soggetti siano spesso impegnati in questioni ritenute più urgenti.

la reazione delle associazioni e delle comunità locali

Le richieste indirizzate al Municipio

Le associazioni presenti alla riunione hanno espresso forte preoccupazione riguardo alla situazione dei roghi tossici, presentando una lettera al Municipio con una serie di richieste. Tra queste, vi è l’esigenza di rendere pubblici i documenti relativi a quanto fatto finora dall’amministrazione e di delineare un piano concreto per il futuro. Viene inoltre chiesto di attivare una chat che consenta ai cittadini di segnalare nuovi insediamenti abusivi o discariche pericolose.

Proposte per un monitoraggio efficace

Tra le proposte sollevate, vi è l’intenzione di sviluppare un cronoprogramma degli interventi di manutenzione e bonifica, così come l’installazione di sistemi di videosorveglianza, compresi droni e fototrappole. Un ulteriore suggerimento è stato quello di incrementare il personale, introducendo figure come i “Guardia Fuochi,” già esistenti in altre realtà comunali e regionali. Queste misure hanno l’obiettivo di garantire maggiore sicurezza e un controllo più rigoroso sul territorio.

Il dibattito che ne è scaturito ha messo in luce una crescente frustrazione da parte dei cittadini, che sentono l’esigenza di azioni concrete per affrontare l’emergenza dei roghi tossici. L’attenzione mediata dai comitati locali, come il Comitato di Quartiere Colli Aniene Bene Comune, sarà fondamentale in questo percorso di lotta contro una problematica che non accenna a diminuire.

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