Aumento allarmante dei crolli negli edifici scolastici: 69 incidenti tra settembre 2023 e settembre 2024

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Aumento allarmante dei crolli negli edifici scolastici: 69 incidenti tra settembre 2023 e settembre 2024 - Occhioche.it

Ultimo aggiornamento il 25 Settembre 2024 by Redazione

Un’indagine condotta da Cittadinanzattiva ha rivelato che tra settembre 2023 e settembre 2024 si sono registrati 69 crolli di edifici scolastici, un numero senza precedenti negli ultimi sette anni. La maggior parte degli incidenti ha coinvolto scuole nelle regioni meridionali e nelle Isole, così come in alcune aree del Nord e del Centro. Questi dati mettono in evidenza la situazione precaria in cui si trovano molti istituti scolastici italiani.

Crolli negli edifici scolastici: una situazione allarmante

Dati sui crolli e distribuzione geografica

Tra i 69 crolli segnalati, la più alta incidenza sembra manifestarsi nel Sud e nelle Isole, con 28 incidenti, seguiti dalle regioni settentrionali che hanno registrato 40 crolli, pari al 40,5% del totale. Al Centro, invece, si contano 13 crolli, rappresentando il 19% del totale. Questi eventi, in molti casi, erano preannunciati da segnali visibili che, tuttavia, sono stati ampiamente sottovalutati. Le statistiche suggeriscono un evidente bisogno di monitoraggio e interventi strutturali nei vari istituti, un fattore che risulta cruciale per garantire la sicurezza degli studenti e del personale.

L’importanza della sicurezza nelle scuole

Il tema della sicurezza degli edifici scolastici non è solo legato ai crolli, ma si estende a questioni più ampie come la mancanza di certificati di agibilità. Nell’analisi condotta da Cittadinanzattiva, emerge che il 59,16% degli edifici scolastici non possiede questo certificato, mentre il 57,68% non è dotato di un certificato di prevenzione incendi. Inoltre, il 41,50% delle strutture presenta l’assenza del collaudo statico, il che solleva ulteriori interrogativi riguardo alla loro stabilità.

Un’altra informazione rilevante è che, su un totale di 40.133 edifici scolastici, ben 2.876 si trovano in zone classificate come a rischio 1 e 14.467 in zone a rischio 2, situazioni che richiedono un intervento urgente e mirato da parte delle autorità competenti per ridurre al minimo i pericoli per gli studenti.

Interventi di adeguamento e manutenzione scolastica

Qualità degli interventi sismici

Uno degli aspetti positivi emersi dal XII rapporto di Cittadinanzattiva è un moderato aumento negli interventi di miglioramento sismico, seppur limitato a poco più del 3% degli edifici scolastici. Solo l’11,4% degli edifici è stato progettato in conformità con le normative antisismiche. Questi numeri indicano chiaramente la necessità di un aumento degli investimenti e delle misure preventive per garantire la sicurezza sismica degli istituti.

Stato manutentivo secondo le testimonianze

Le testimonianze di 361 docenti intervistati da Cittadinanzattiva hanno evidenziato un quadro preoccupante riguardo alla manutenzione degli edifici scolastici. Circa il 64% ha segnalato gravi problemi di deterioramento, tra cui infiltrazioni d’acqua , distacchi di intonaco e umidità . Inoltre, oltre il 50% degli intervistati ha segnalato situazioni di inadeguatezza rispetto alla sicurezza degli edifici e ha avviato comunicazioni ufficiali per richiedere interventi.

Le prove di emergenza sono state condotte in gran parte dagli istituti, con il 92% degli insegnanti che ha partecipato. Tali esercitazioni si sono concentrate prevalentemente su situazioni di incendio e rischio sismico , mentre l’allerta per alluvioni e rischi vulcanici rimane sorprendentemente bassa, nonostante la crescente incidenza di eventi naturali estremi.

Risorse e piani sul futuro della scuola italiana

Impatto dei tagli ai finanziamenti sul sistema scolastico

Adriana Bizzarri, coordinatrice nazionale della scuola di Cittadinanzattiva, ha espresso preoccupazioni in merito ai tagli significativi previsti nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza per gli asili nido e le nuove scuole. Originariamente, il piano prevedeva una spesa di 4,6 miliardi di euro per la creazione di 264.480 nuovi posti negli asili, ma a seguito della revisione governativa, questo budget è sceso a 3,245 miliardi di euro e i posti disponibili sono diminuiti a 150.480. Per la costruzione di nuove scuole, i fondi sono stati ridotti da 195 a 166 progetti, provocando una situazione di incertezza rispetto alla copertura delle necessità scolastiche presenti.

Futuro dell’edilizia scolastica e opportunità di intervento

L’analisi dei fondi destinati alla ristrutturazione e alla messa in sicurezza degli edifici scolastici mostra che, nonostante i 4,399 miliardi di euro stimati, il numero di strutture sistemate sarà inferiore a quanto previsto inizialmente. Le palestre e le mense, che sono parti fondamentali delle scuole, sono state incluse ma con capacità di risposta ben al di sotto delle esigenze reali. La mancanza di un adeguato supporto finanziario solleva interrogativi su come colmare le lacune esistenti, soprattutto in territorio, dove le necessità sono maggiori.

Opportunità per le scuole: contest “scatti di sicurezza”

Dettagli del contest fotografico

Un’iniziativa interessante è quella proposta da Cittadinanzattiva per incoraggiare le scuole di ogni ordine e grado a partecipare al contest fotografico “Scatti di sicurezza”. Gli istituti possono inviare fotografie e slogan che evidenziano l’importanza della sicurezza nelle scuole. La scadenza per l’invio è fissata al 28 Febbraio 2025, e le opere vincitrici saranno premiate in occasione della XIX edizione del Premio Scafidi ad aprile 2025. Questa iniziativa rappresenta un’opportunità per aumentare la consapevolezza riguardo alla sicurezza nelle istituzioni educative e per coinvolgere attivamente studenti e insegnanti nella promozione di un ambiente scolastico più sicuro.

È evidente che la situazione infrastrutturale delle scuole in Italia richiede un’attenzione immediata e continuativa, essenziale per la protezione degli studenti e del personale e per garantire un’educazione in un ambiente sicuro e adeguato.

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