Aumento dello spaccio di droga a Roma: arrestati due giovani pusher e smantellata piazza virtuale

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Aumento dello spaccio di droga a Roma: arrestati due giovani pusher e smantellata piazza virtuale - Occhioche.it

Ultimo aggiornamento il 25 Settembre 2024 by Redazione

La città di Roma si trova di fronte a un preoccupante incremento delle piazze di spaccio, che adesso comprendono anche canali virtuali. Le indagini condotte dalle forze dell’ordine hanno svelato un mercato della droga sempre più fiorente, in particolare tra i più giovani. L’episodio più recente ha visto il fermo di due individui legati a un gruppo di spaccio attivo su Telegram, rivelando un modus operandi che integra il mondo reale con quello digitale.

La cattura dei ‘baby gang’ e ‘lupen’

Nella serata di lunedì, un’operazione di polizia ha portato all’arresto di due giovani di 27 e 30 anni, noti sul web con i nomi di ‘Baby Gang’ e ‘Lupen’. I due stavano percorrendo le strade di Roma a bordo di uno scooter Yamaha T-Max quando l’unità volante ha intercettato il loro veicolo. L’inseguimento, breve ma intenso, ha avuto esito positivo per le forze dell’ordine. Durante la perquisizione, i due sono stati trovati in possesso di un etto di hashish, ma la vera sorpresa è arrivata dopo, con la perquisizione domiciliare presso l’abitazione di ‘Baby Gang’. Qui, gli agenti hanno rinvenuto diverse sostanze stupefacenti, tra cui cocaina, unitamente a contante e a un bilancino di precisione.

Le indagini non si sono fermate qui. Gli inquirenti hanno analizzato i cellulari dei due giovani, trovando conferme di relazioni illecite condotte tramite piattaforme digitali. Questo ha ulteriormente complicato la situazione, poiché ha messo in luce le modalità di interazione tra i pusher e i loro clienti, consentendo la prosecuzione delle indagini per definire l’estensione del loro giro d’affari.

Il ruolo di ‘free drugs roma’

All’interno delle indagini è emerso che i due giovani non erano semplicemente spacciatori, ma i gestori di un canale di vendita online su Telegram chiamato ‘Free drugs Roma’. Questo canale si configurava come una vera e propria piazza di spaccio virtuale, dove le sostanze stupefacenti venivano vendute e consegnate direttamente agli acquirenti. Le forze dell’ordine stanno ora cercando di tracciare un quadro più ampio delle operazioni condotte da ‘Baby Gang’ e ‘Lupen’, per capire come l’organizzazione operava e quale fosse il fatturato derivante da questo traffico di droga.

La modalità di vendita online sta assumendo un’importanza crescente nel panorama dello spaccio di sostanze stupefacenti, complicando non poco il compito degli investigatori, chiamati a fronteggiare un fenomeno in costante evoluzione. Il panorama del narcotraffico si è spostato, in questo caso, dalle tradizionali piazze di spaccio alle piattaforme digitali, dove l’anonimato del web permette ai pusher di operare con una certa libertà.

L’uso di app come telegram e signal

La crescente popolarità di applicazioni come Telegram e Signal tra i pusher è un dato di fatto. Come già emerso in altre indagini, Telegram, in particolare, è diventato un punto di riferimento per coloro che desiderano vendere droga in modo discreto. Gli imponenti gruppi e chat privati hanno permesso a spacciatori di ogni età di collegarsi ai loro clienti in modo rapido e diretto, rendendo la vendita di sostanze stupefacenti più accessibile rispetto al passato.

Un caso controverso avvenuto durante questa estate ha visto i carabinieri arrestare un padre e un figlio che gestivano una piazza virtuale di spaccio su Telegram. La loro imprudenza nell’utilizzare la chat e la mancanza di cautela nell’interagire con i clienti li ha portati all’arresto, poiché il giovane era ancora in possesso del cellulare con la chat aperta al momento del fermo. Questo tipo di leggerezza rappresenta un’anomalia nel mondo dello spaccio, dove la discrezione è normalmente un fattore cruciale per il successo delle operazioni illecite.

Da notare che non sono solo i gruppi su Telegram a essere utilizzati per lo spaccio. Signal, un’altra app che promuove la privacy degli utenti, è diventata un’altra piattaforma popolare tra i pusher. Una madre disoccupata, arrestata lo scorso agosto, utilizzava Signal per gestire le sue vendite di cocaina. L’operazione si è conclusa quando le forze dell’ordine l’hanno fermata e hanno trovato diverse dosi di cocaina e crack nell’auto. L’indagine su questa rete di spaccio continua, con la polizia impegnata nel rintracciare il misterioso ‘Rocco Barocco’, il contatto chiave per la distribuzione delle sostanze stupefacenti.

L’evoluzione delle tecniche di spaccio e l’uso crescente della tecnologia rendono sempre più difficile per le autorità mantenere la situazione sotto controllo. L’andamento del mercato della droga a Roma richiederà un notevole impegno da parte delle forze dell’ordine e della comunità per affrontare e contrastare questo fenomeno in continua espansione.

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