Ultimo aggiornamento il 25 Settembre 2024 by Giordana Bellante
Una drammatica vicenda ha scosso la comunità di Nuoro, dove un operaio di 52 anni, Roberto Gleboni, ha perpetrato un omicidio-suicidio all’interno della sua famiglia. Conosciuto come un cittadino tranquillo e impegnato, Gleboni ha stravolto il corso della sua vita e quello dei suoi familiari, uccidendo la moglie e due dei suoi figli prima di togliersi la vita. Gli eventi hanno lasciato l’intera comunità in stato di shock, mentre si cerca di comprendere l’origine di un gesto così estremo.
Un ritratto di Roberto Gleboni
Professione e vita quotidiana
Roberto Gleboni era un operaio dell’agenzia Forestas, l’ente forestale della Sardegna, la cui carriera è stata caratterizzata da impegno e dedizione. Pur essendo un uomo di poche parole e una persona nota per la sua gentilezza e disponibilità, aveva un ruolo attivo nelle vertenze sindacali con la Cisl, dove si era guadagnato la stima dei colleghi. La sua figura era quella di un sindacalista presente e impegnato, da oltre trent’anni parte attiva della comunità. Gli amici e i colleghi lo descrivono come un uomo amorevole, amante degli animali e sempre attento alle esigenze altrui.
La comunità in lutto
Dopo la notizia della strage, molti membri della comunità nuorese si sono detti increduli rispetto a quanto accaduto. “Roberto era conosciuto e rispettato, impossibile pensare che potesse arrivare a tanto,” ha dichiarato un vicino di casa visibilmente scosso dalla brutalità dell’evento. La comunità ha iniziato a organizzare momenti di riflessione e supporto, non solo per ricordare le vittime, ma anche per cercare di capire e prevenire future tragedie simili.
Il tragico evento
Ricostruzione della strage
Nella mattina del tragico evento, Gleboni ha utilizzato la propria pistola per uccidere la moglie e i due figli. Nelle immediate vicinanze dell’abitazione si trovavano anche un terzo figlio e un vicino di casa, entrambi gravemente feriti. Gli agenti delle forze dell’ordine hanno descritto la scena del delitto come estremamente drammatica e complessa, con segnalazioni di spari che hanno allertato i residenti della zona.
Conseguenze e feriti
A seguito dei fatti, oltre alle vittime accertate, ci sono stati tre feriti. Un intervento tempestivo dei soccorritori ha permesso di trasferire i feriti in ospedale, dove sono stati sottoposti a cure. Le autorità locali stanno attualmente indagando sulle dinamiche di quanto accaduto e sulle motivazioni che potrebbero aver spinto Gleboni a compiere un gesto così estremo.
L’impatto sulle vertenze sindacali
Testimonianza dei colleghi
Bruno Olivieri, coordinatore regionale per la Cisl, ha commentato la vicenda in maniera profondamente colpita. Ha espresso la sua incredulità di fronte a quanto accaduto, sottolineando come Gleboni fosse sempre un punto di riferimento per i lavoratori. La sua partecipazione attiva nelle vertenze sindacali e il suo impegno si erano guadagnati la considerazione di molti colleghi. “Era impossibile sospettare che Roberto nascondesse una vita così tragica,” ha aggiunto Olivieri.
Il futuro della Cisl a Nuoro
La strage avrà sicuramente ripercussioni sul futuro dell’organizzazione sindacale a livello locale. Le vertenze si trovano ora in una fase di attenzione e sensibilizzazione su tematiche come il benessere mentale e la prevenzione di incidenti simili. L’impatto emotivo della tragedia richiederà una risposta adeguata, sia a livello personale che professionale, per sostenere i colleghi e i familiari delle vittime. La comunità sindacale, già segnata da una perdita così grande, si prepara a fronteggiare una situazione difficile.
Questo tragico evento ha messo in luce la fragilità di certe situazioni familiari e professionali e la necessità di riflessione e supporto, rendendo fondamentale un’analisi più approfondita delle cause sociali e psicologiche che possono portare a simili atti estremi.