Ultimo aggiornamento il 25 Settembre 2024 by Luisa Pizzardi
Nell’era digitale, la sicurezza delle transazioni finanziarie è diventata un tema cruciale per gli utenti di servizi bancari online. In particolare, l’attenzione si concentra sulle modalità di truffa usate dai criminali informatici, come nel caso delle chiamate ingannevoli da parte di presunti dipendenti di istituti bancari. Questo articolo approfondisce la problematica dello spoofing e delle misure adottate da ING per informare e tutelare i propri clienti.
Il meccanismo dello spoofing e come riconoscerlo
Cosa è lo spoofing?
Lo spoofing è una tecnica utilizzata dai truffatori per nascondere la propria identità e simulare l’appartenenza a un’azienda affidabile. In questo modo, i criminali cercano di raccogliere informazioni personali e dati sensibili delle vittime. Secondo il CERTFin, nel 2023, le truffe legate al digital banking hanno visto il 15% delle segnalazioni riconducibili a questa pratica. Questa cifra rappresenta un incremento del 13% rispetto all’anno precedente, evidenziando come lo spoofing sia in rapida crescita tra le modalità di frode.
Riconoscere una chiamata fraudolenta
Quando si riceve una chiamata da qualcuno che afferma di essere un dipendente della banca, è fondamentale verificare la veridicità dell’appartenenza a quell’istituto. Per i clienti ING, questa verifica è facilitata dall’applicazione mobile e dal sito ufficiale, dove è possibile accedere a un servizio di autenticazione denominato “È davvero ING? Verifica la chiamata“. Attraverso questa funzionalità, si può confermare la legittimità della chiamata e proteggere i propri dati da potenziali frodi.
Le statistiche sulle truffe e le campagne informative di ING
Crescita delle truffe nel settore bancario digitale
Le frodi nel settore del digital banking, in particolare tramite spoofing, sono una realtà sempre più preoccupante. Dati recenti mostrano un aumento significativo delle segnalazioni, sfiorando il 15% nel 2023 secondo il CERTFin. Le modalità utilizzate dai truffatori variano da contatti telefonici a messaggi via email o SMS, tutti volti a ingannare le vittime per ottenere accesso a informazioni riservate.
La risposta di ING
In risposta all’aumento delle frodi, ING ha avviato nel corso degli ultimi due anni una serie di campagne informative attraverso cui ha cercato di sensibilizzare i propri clienti sui rischi connessi al cyber crime. Sono state condotte ben 15 campagne mirate che hanno portato all’invio di oltre 10.000.000 di email di marketing diretto. Tali comunicazioni hanno coperto vari temi legati alle frodi, inclusi il phishing e il money mule, nonché la crescente minaccia delle truffe sentimentali, che spesso comportano ingenti perdite finanziarie per le vittime.
L’impatto della campagna di sensibilizzazione
Maggiore consapevolezza tra i clienti
Negli ultimi tre mesi, ING ha intensificato i suoi sforzi per incrementare la consapevolezza tra i propri clienti, fornendo messaggi specifici ogni volta che un cliente accedeva ai propri servizi. Questo approccio ha raggiunto circa 720.000 clienti, contribuendo a una significativa diminuzione del numero di frodi segnalate.
Strategie sui social media
A partire da agosto, ING ha ampliato il suo raggio d’azione attraverso una campagna sui social media. Questo sforzo si propone di sensibilizzare un pubblico più vasto riguardo all’esistenza del servizio “È davvero ING?“, promuovendo così la cultura della verifica. La campagna sui social media, con contenuti mirati e facilmente fruibili, intende diffondere messaggi essenziali sulla sicurezza informatica, evidenziando come la prevenzione e l’informazione siano strumenti fondamentali nella lotta contro le frodi. La struttura della campagna prevede anche l’arrivo di ulteriori novità nei prossimi mesi, per continuare a radicare un solido bagaglio di conoscenze tra i cittadini sui rischi del cyber crime.