Blitz contro l’associazione mafiosa legata ai tifosi: decine di perquisizioni a Milano

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Blitz contro l'associazione mafiosa legata ai tifosi: decine di perquisizioni a Milano - Occhioche.it

Ultimo aggiornamento il 30 Settembre 2024 by Redazione

Un’importante operazione della Polizia di Stato ha portato all’esecuzione di misure cautelari e perquisizioni in città, colpendo una rete di indagini legate a un’associazione a delinquere caratterizzata da gravi reati. Nel mirino ci sono soprattutto membri delle tifoserie ultras di Inter e Milan, evidenziando l’interferenza della criminalità organizzata nel panorama calcistico.

Retroscena dell’operazione

Il Servizio Centrale Operativo della Direzione Centrale Anticrimine, coadiuvato dalla Squadra Mobile e dalla Sisco di Milano, ha condotto un maxi blitz che ha coinvolto numerosi agenti sul campo. L’operazione è stata effettuata per contrastare un giro d’affari che si è rivelato non solo illecito, ma anche profondamente legato alla cultura sportiva locale. Le accuse rivolte agli indagati vanno dall’associazione a delinquere, con l’aggravante del metodo mafioso, fino a estorsione e lesioni personali. La storicità e la profondità delle connessioni fra le tifoserie e questi reati pongono interrogativi sull’infiltrazione della criminalità nel mondo del calcio professionistico.

Il blitz ha visto l’emanazione di decine di decreti di perquisizione, volta a raccogliere prove e documentazione sulle attività illecite perpetrate. Le indagini rivelano collegamenti preoccupanti tra alcuni gruppi di ultras e organizzazioni mafiose, suggerendo una complessità delle operazioni che va ben oltre gli eventi sportivi.

Nomi noti tra i coinvolti

Tra le figure più in vista emerse dagli accertamenti, spicca Marco Ferdico, uno dei leader degli ultras dell’INTER. Ferdico è noto per i suoi legami con Antonio Bellocco, fra i sostenitori dell’ndrangheta, il quale è stato ucciso il 4 settembre scorso. Andre Beretta, anch’esso membro di spicco della curva interista e attualmente detenuto, è accusato di omicidio e già segnalato per il suo coinvolgimento in affari illeciti.

Un altro nome significativo è quello di Luca Lucci, responsabile degli ultras del MILAN. Lucci ha un passato di condanne per reati legati alla droga e ha attirato l’attenzione mediatica nel 2018, quando posò in una foto con Matteo Salvini durante i festeggiamenti per il cinquantesimo anniversario della Curva Sud. Questi legami personali e le strumentalizzazioni politiche riflettono un contesto in cui il calcio e la malavita si intrecciano.

Inoltre, Christian Rosiello, che ha acquisito notorietà come bodyguard del noto cantante Fedez, è stato segnalato tra i coinvolti; la sua presenza nel contesto delle indagini evidenzia ulteriormente l’universo di reciproche connessioni e alleanze tra il mondo dello spettacolo e quello calcistico, entrambi influenzati dalla criminalità organizzata.

La risposta delle autorità

Le autorità hanno dichiarato che queste operazioni non sono isolate, ma fanno parte di una strategia più ampia per contrastare la criminalità organizzata in Italia. Gli interventi della Polizia di Stato hanno l’obiettivo di smantellare le reti di supporto che alimentano il crimine, in particolare tra quelle associate a eventi di grande richiamo come le partite di calcio.

La misura cautelare e le perquisizioni rappresentano un passo verso la salvaguardia dell’integrità del calcio, colpendo direttamente alle radici delle problematiche più gravi nel panorama sportivo italiano. Questo intervento segna un punto importante nel riconoscimento e nella lotta contro le dinamiche mafiose che si insinuano nel tessuto della vita civile e sportiva.

Con questo blitz, le autorità sperano di ottenere non solo risultati immediati ma anche di inviare un chiaro messaggio riguardo alla tolleranza zero verso la criminalità e le forme di violenza che coinvolgono l’ambiente calcistico.

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