HappyAgeing celebra 10 anni di impegno per l’invecchiamento attivo

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Ultimo aggiornamento il 3 Ottobre 2024 by Emiliano Belmonte

HappyAgeing – Alleanza Italiana per l’Invecchiamento Attivo ha raggiunto un traguardo importante: 10 anni di attività, celebrati in occasione della terza edizione degli Stati Generali dell’Invecchiamento Attivo a Roma. Durante l’evento, svoltosi in concomitanza con la Festa dei Nonni, si è discusso della longevità, dei suoi rischi e delle sue opportunità, con la partecipazione di istituzioni e sindacati. Tra i temi trattati, ha suscitato particolare interesse il Libro Bianco sull’Attività Fisica, che ha posto l’accento sull’importanza del movimento per gli anziani.


Dieci anni di impegno per una longevità attiva

Francesco Macchia, direttore di HappyAgeing, ha sottolineato il successo di questi primi dieci anni, nei quali l’organizzazione ha giocato un ruolo chiave nel promuovere l’idea di invecchiamento attivo. Grazie a questa visione, i longennials stanno diventando sempre più protagonisti della vita sociale e culturale del Paese. Macchia ha evidenziato la necessità di politiche che non solo allunghino la vita, ma che migliorino la qualità degli anni vissuti, trasformando gli anziani in una risorsa da tutelare e valorizzare.

La prevenzione attraverso le vaccinazioni per gli over 65

Uno dei temi centrali per HappyAgeing è la prevenzione sanitaria attraverso le vaccinazioni. Michele Conversano, presidente del Comitato Tecnico Scientifico, ha ribadito l’importanza di ridurre le disparità territoriali nelle vaccinazioni per gli anziani. Ha evidenziato l’efficacia della chiamata attiva per garantire un aumento delle coperture vaccinali contro malattie come l’influenza, il Covid-19 e l’herpes zoster. Inoltre, Conversano ha proposto l’adozione di un calendario della vita che permetta a ogni cittadino di monitorare le vaccinazioni necessarie durante tutto l’arco della propria esistenza.

L’attività fisica: un pilastro per la salute in età avanzata

Il Libro Bianco sull’Attività Fisica per l’Invecchiamento Attivo ha rivelato dati preoccupanti: solo il 40% degli over 65 italiani pratica sufficiente attività fisica. Maurizio Massucci della Società Italiana di Medicina Fisica e Riabilitativa ha parlato dell’importanza di incentivare il movimento tra gli anziani per migliorare la qualità della loro vita e ridurre l’impatto sui sistemi sanitari. Tra le proposte, vi è la necessità di campagne di sensibilizzazione, programmi intergenerazionali e incentivi fiscali per l’accesso a centri sportivi.

Il ruolo dei sindacati nel sostegno all’invecchiamento attivo

La collaborazione tra HappyAgeing e le organizzazioni sindacali, come Spi Cgil, Fnp Cisl e Uilp Uil, ha permesso di portare avanti iniziative mirate a promuovere politiche per il benessere degli anziani. Durante l’incontro, i rappresentanti sindacali hanno chiesto al governo un impegno maggiore per l’invecchiamento attivo e la non autosufficienza, sottolineando l’importanza di valorizzare gli anziani come patrimonio della società.

Nuove sfide per HappyAgeing: il futuro dell’invecchiamento attivo

Guardando al futuro, HappyAgeing è pronta a continuare il suo impegno per migliorare la qualità della vita degli anziani italiani. Le sfide dei prossimi anni includono la promozione di politiche che supportino una popolazione anziana sempre più attiva e integrata nella società. Con il contributo di istituzioni e associazioni locali, l’obiettivo è far sì che l’invecchiamento attivo diventi una realtà concreta per un numero sempre maggiore di persone.

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