Ultimo aggiornamento il 25 Ottobre 2024 by Emiliano Belmonte
Con grande orgoglio, i Castelli Romani si aggiudicano il titolo di Città Italiana del Vino 2025, un riconoscimento che celebra la storica tradizione vitivinicola di questa terra. L’annuncio ufficiale avverrà il 27 ottobre alla Convention Città del Vino a Stresa, dando inizio a un anno di eventi e manifestazioni culturali organizzati dai dieci comuni promotori, con Marino come capofila e Nemi come coordinatore.
Un fitto calendario di eventi per esaltare la cultura del vino
Nel 2025, i Castelli Romani diventeranno il cuore della cultura enologica italiana, con un ampio programma di eventi enogastronomici e culturali. Ariccia, Colonna, Frascati e Genzano di Roma, insieme agli altri comuni partecipanti, ospiteranno manifestazioni che valorizzeranno la tradizione vinicola locale, rafforzando l’economia e l’enoturismo.
Angelo Radica, presidente dell’Associazione Città del Vino, ha affermato: “Questa candidatura rappresenta l’impegno verso una viticoltura sostenibile. I Castelli Romani sono un territorio di grande valore per la cultura del vino e per il suo contributo socio-economico.”
Castelli Romani: un territorio dove tradizione e innovazione convivono
Con produzioni di eccellenza come il Frascati DOCG e il Marino DOC, i Castelli Romani sono una delle aree vitivinicole più prestigiose d’Italia. Questo territorio, che vanta 2 DOCG e 7 DOC, è riuscito a evolversi mantenendo le sue radici storiche. Come ha dichiarato Radica, i Castelli Romani sono l’esempio perfetto di come si possa coniugare tradizione e innovazione, grazie a una viticoltura che guarda al futuro senza dimenticare il passato.
La collaborazione tra comuni e istituzioni alla base del successo
Il riconoscimento a Città Italiana del Vino 2025 è il risultato di un forte spirito di collaborazione tra i dieci comuni dei Castelli Romani e le istituzioni locali. Alberto Bertucci, sindaco di Nemi e coordinatore per Città del Vino, ha espresso il suo ringraziamento ai sindaci che hanno lavorato per questo obiettivo, tra cui Stefano Cecchi di Marino, Gianluca Staccoli di Ariccia e Francesca Sbardella di Frascati.
“Questa è un’occasione unica per le nostre aziende vinicole, che producono vini di alta qualità riconosciuti a livello nazionale”, ha affermato Bertucci, sottolineando il valore di un’immagine coesa per promuovere il territorio.
Un supporto istituzionale per rafforzare il settore vitivinicolo
La candidatura dei Castelli Romani ha ottenuto l’appoggio del Ministero dell’Agricoltura e della Sovranità Alimentare, rappresentato dal ministro Francesco Lollobrigida, e della Regione Lazio, con il presidente Francesco Rocca e l’assessore Giancarlo Righini. Anche la Città Metropolitana di Roma Capitale e la Camera di Commercio hanno sostenuto questo progetto, dimostrando l’importanza di una rete istituzionale per la tutela del settore vitivinicolo.
Marino: il comune capofila di una storica tradizione vinicola
Il comune di Marino, guida della candidatura, vive un momento speciale, come ha dichiarato il sindaco Stefano Cecchi: “Siamo onorati di rappresentare la Città Italiana del Vino 2025 in un anno simbolico che coincide con il centenario della nostra Sagra dell’Uva. Un grazie particolare all’Associazione Città del Vino per aver riconosciuto il nostro progetto.” Cecchi ha inoltre sottolineato l’importanza del passaggio di testimone dai territori del Gran Monferrato e dell’Alto Piemonte, simboli della grande tradizione vinicola italiana.
Un futuro di eventi per celebrare la cultura e l’enoturismo
Il 2025 sarà per i Castelli Romani un anno di celebrazioni enogastronomiche e culturali, pensate per mettere in luce il patrimonio vinicolo locale e incentivare il turismo enologico. La nomina a Città Italiana del Vino rappresenta un’opportunità unica per promuovere il territorio e sostenere l’economia locale.
L’obiettivo è offrire ai visitatori un’esperienza coinvolgente che metta in risalto le tradizioni vinicole dei Castelli Romani e li posizioni tra le eccellenze del vino italiano.