Ultimo aggiornamento il 13 Dicembre 2024 by Emiliano Belmonte
Presso la LUMSA Human Academy – Fondazione Luigia Tincani si è svolto il seminario dal titolo “Nuovi approcci per la complessità detentiva – L’Italia protagonista del sistema penitenziario europeo: la sinergia tra normativa, formazione e professioni”. Questo evento, organizzato in collaborazione con il Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria, ha approfondito il ruolo chiave dell’Italia nella trasformazione del sistema carcerario europeo.
Un percorso formativo per rinnovare le strutture carcerarie
Durante l’incontro è stato annunciato il Corso di Alta Formazione sulle “Strutture detentive e management gestionale complesso”, in programma per il 2025. Promosso dalla Fondazione LUMSA Human Academy – Fondazione Luigia Tincani, il corso sarà un’occasione per ripensare il futuro delle strutture penitenziarie. L’obiettivo è creare istituti centrati sulla persona, coinvolgendo esperti come architetti e ingegneri nella progettazione di spazi innovativi e gestionali.
Voci autorevoli per un confronto multidisciplinare
Il seminario è stato aperto dai saluti istituzionali di Francesco Bonini, rettore dell’Università LUMSA, e Stefano Zamagni, presidente della LUMSA Human Academy. L’evento ha poi dato spazio agli interventi di numerosi esperti, tra cui:
- Giovanni Russo, Capo del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria.
- Riccardo Turrini Vita, presidente del Garante Nazionale per i diritti delle persone private della libertà personale.
- Domenico Alessandro De Rossi, presidente del Centro Europeo Studi Penitenziari.
- Alfredo De Risio, presidente di ACROSS.
- Roberta Bocca, vice presidente dell’Ordine degli Architetti di Roma.
- Filippo Cascone, presidente della Fondazione Ordine degli Ingegneri della Provincia di Roma.
Dignità e integrazione nel sistema penitenziario
Secondo Giovanni Russo, la vera sfida è ripensare le carceri come luoghi integrati nella società, piuttosto che isolati:
“Gli istituti penitenziari non devono essere relegati in luoghi remoti, ma integrati nel tessuto cittadino, favorendo un dialogo costruttivo tra carcere e comunità. Gli istituti devono garantire non solo sicurezza, ma anche dignità.”
Questo approccio punta a umanizzare il sistema carcerario, sottolineando l’importanza di tutelare i diritti fondamentali di ogni individuo, anche in condizioni di detenzione.
La necessità di strutture più moderne
Riccardo Turrini Vita ha evidenziato come molte strutture carcerarie attuali siano ormai obsolete e non adeguate a garantire una detenzione rispettosa della dignità umana:
“Garantire a ogni detenuto una camera individuale e servizi igienici essenziali non è solo una questione di dignità, ma migliora anche l’ordine interno e la salute fisica e mentale dei reclusi.”
Investire in carceri progettate secondo principi moderni potrebbe migliorare il benessere dei detenuti e l’efficienza dell’intero sistema.
Un modello italiano per l’Europa
Il seminario ha messo in evidenza come l’Italia stia assumendo un ruolo guida nella riforma del sistema penitenziario europeo. Attraverso un approccio basato su formazione, normativa avanzata e innovazione progettuale, si punta a costruire un modello di istituti penitenziari più umano, funzionale e integrato con la società.
Il lavoro della LUMSA Human Academy – Fondazione Luigia Tincani rappresenta un passo cruciale verso una visione più moderna e giusta della detenzione, promuovendo un sistema che tuteli la dignità di ogni persona.