Nomina di quattro nuovi giudici: accordo raggiunto su Marini, Luciani, Cassinelli e Sandulli.

La Corte Costituzionale italiana riacquista il plenum dopo 460 giorni con l’elezione di quattro nuovi giudici il 13 febbraio 2025, in attesa di prestare giuramento.
Consulta, eletti 4 nuovi giudici: intesa su Marini, Luciani, Cassinelli e Sandulli Consulta, eletti 4 nuovi giudici: intesa su Marini, Luciani, Cassinelli e Sandulli
Consulta, eletti 4 nuovi giudici: intesa su Marini, Luciani, Cassinelli e Sandulli - Socialmedialife.it

Ultimo aggiornamento il 13 Febbraio 2025 by Luisa Pizzardi

Dopo un’attesa di 460 giorni, la Corte Costituzionale italiana ha finalmente riacquistato il suo plenum. Questo evento significativo è avvenuto il 13 febbraio 2025, quando il Parlamento, in seduta comune, ha eletto quattro nuovi giudici. I nomi dei nuovi membri sono Massimo Luciani, che ha ricevuto 505 voti, Roberto Cassinelli con 503 voti, Maria Alessandra Sandulli con 502 voti e Francesco Saverio Marini con 500 voti. Durante la votazione, sono stati espressi anche 5 voti per il senatore di Forza Italia Pierantonio Zanettin e 4 voti per il viceministro della Giustizia Francesco Paolo Sisto. I voti dispersi sono stati 6, mentre le schede bianche e nulle hanno rispettivamente totalizzato 10 e 4.

Il giuramento e l’entrata in carica

Sebbene il plenum sia stato ristabilito, i nuovi giudici dovranno attendere ancora un po’ prima di prestare giuramento davanti al presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, e di entrare ufficialmente in carica. La lunga attesa è iniziata dopo la conclusione del mandato di Silvana Sciarra, avvenuta l’11 novembre 2023. Successivamente, il 21 dicembre 2023, anche Augusto Barbera, Franco Modugno e Giulio Prosperetti hanno terminato il loro incarico, lasciando un vuoto significativo nella Corte.

Questa situazione, sebbene prolungata, non rappresenta il record di attesa per la Corte Costituzionale. Infatti, il periodo più lungo è stato di 626 giorni, che intercorse tra le dimissioni di Giuseppe Frigo il 7 novembre 2016 e il giuramento del suo successore Luca Antonini il 26 luglio 2018. Un altro caso notevole è quello di Vincenzo Caianiello, il cui mandato si concluse il 23 ottobre 1995, e il giuramento di Annibale Marini avvenuto il 9 luglio 1997, che registrò un’attesa di 623 giorni.

Le nomine e le loro tempistiche

Le lunghe attese non sono eventi isolati, specialmente quando si tratta di giudici nominati dal Parlamento. Un esempio è il caso del 21 dicembre 2015, quando ci vollero 541 giorni prima che tre giudici, tra cui il sostituto di Luigi Mazzella, prestassero giuramento. Mazzella aveva concluso il suo mandato il 28 giugno 2014, mentre Silvana Sciarra era stata nominata l’11 novembre 2014 in base a un accordo tra i partiti.

Un altro caso significativo è quello di Cesare Mirabelli e Francesco Guizzi, il cui mandato cessò il 21 novembre 2000, e il giuramento dei nuovi giudici Romano Vaccarella e Ugo De Siervo, avvenuto il 29 aprile 2002, che richiese 524 giorni di attesa. Queste lunghe tempistiche evidenziano le complessità e le sfide legate al processo di nomina dei giudici della Corte Costituzionale, un aspetto cruciale per il funzionamento della giustizia in Italia.

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