Sardegna: migliorano le abitudini alimentari, ma cresce il numero di fumatori

La Sardegna nel 2025 mostra progressi nella salute, con una diminuzione della sedentarietà e un aumento dell’attività fisica, ma persiste il rischio di fumo e binge drinking.
"Abitudini alimentari in Sardegna: miglioramenti e aumento dei fumatori" "Abitudini alimentari in Sardegna: miglioramenti e aumento dei fumatori"
Sardegna 2025: nonostante il miglioramento delle abitudini alimentari, il numero di fumatori continua a crescere, evidenziando una sfida per la salute pubblica

Ultimo aggiornamento il 15 Febbraio 2025 by Luisa Pizzardi

Nel 2025, l’analisi dei comportamenti dei sardi riguardo ai principali fattori di rischio per la salute, come il fumo, il consumo di alcol, l’obesità e la vita sedentaria, rivela dati significativi. Secondo le ultime informazioni fornite dall’Istat, gli italiani hanno mostrato una diminuzione della sedentarietà rispetto all’anno precedente, con un calo del 2,2%. Tuttavia, il numero di adulti in sovrappeso rimane costante, attestandosi al 46,4%, così come la percentuale di fumatori, che si attesta al 18,7%. Inoltre, il 15% della popolazione adulta è a rischio di un consumo eccessivo di alcol.

In questo contesto, la Sardegna emerge come una regione meno sedentaria rispetto ad altre aree del Sud Italia. La crescente consapevolezza riguardo ai problemi di peso è supportata dalla diffusione di pratiche sportive e attività fisica tra i sardi.

Fattori di rischio e comportamenti salutari in Sardegna

Analizzando i dati relativi alla salute dei sardi, emerge che, sebbene il numero di fumatori stia aumentando negli ultimi anni, la Sardegna rimane al di sotto della media nazionale. I sardi tendono a consumare alcol in modo moderato, ma si osserva un incremento preoccupante del fenomeno del “binge drinking”, dove si consumano grandi quantità di alcol in brevi periodi di tempo. Questo comportamento è particolarmente diffuso tra i giovani, evidenziando la necessità di interventi mirati per affrontare questa problematica.

Inoltre, la Sardegna ha registrato un aumento della consapevolezza riguardo al peso corporeo, con una percentuale crescente di individui normopeso. Tuttavia, la percentuale di adulti sottopeso è superiore alla media italiana e quella del Mezzogiorno, indicando una situazione complessa che richiede attenzione. La popolazione sarda mostra un impegno crescente verso uno stile di vita attivo, contribuendo a migliorare le condizioni generali di salute.

Indicatori positivi sul peso corporeo

Nel 2025, la Sardegna presenta indicatori favorevoli riguardo al peso corporeo, con il 55,4% della popolazione adulta considerata normopeso, un dato superiore alla media nazionale. Questo rappresenta un incremento significativo rispetto agli anni precedenti, evidenziando un cambiamento positivo nelle abitudini alimentari e nello stile di vita. La percentuale di adulti sovrappeso è scesa al 31%, ben al di sotto della media delle altre regioni meridionali, mentre la stabilità della percentuale di obesi, fissata al 10,1%, rimane comunque inferiore alla media nazionale.

Questi dati suggeriscono che i sardi stanno adottando comportamenti più salutari, contribuendo a una diminuzione dei casi di sovrappeso. Tuttavia, è fondamentale continuare a monitorare la situazione, poiché la stabilità della percentuale di obesi potrebbe indicare la necessità di ulteriori interventi per promuovere uno stile di vita sano.

Attività fisica e stile di vita attivo

Un aspetto distintivo della popolazione sarda è l’alta percentuale di individui che praticano sport. Nel 2025, il 29,7% della popolazione dai tre anni in su si dedica regolarmente ad attività fisica, superando la media nazionale di 1,5 punti. Questo dato è in costante crescita, segnalando un cambiamento culturale verso uno stile di vita più attivo. Inoltre, il 6,4% della popolazione pratica sport in modo saltuario, mentre il 27,8% svolge attività fisica occasionale, portando a un totale di quasi il 64% di sardi che conducono una vita attiva.

Questa tendenza è particolarmente incoraggiante, poiché l’attività fisica è un fattore chiave per la prevenzione di malattie e per il miglioramento del benessere generale. La Sardegna, quindi, si distingue come un esempio positivo di come la promozione dello sport possa influenzare favorevolmente la salute della popolazione.

La sedentarietà in Sardegna

I dati Istat del 2025 confermano che solo il 35,9% della popolazione sarda di età superiore ai tre anni è sedentaria, un dato che si discosta significativamente dalla media delle altre regioni del Sud Italia. Questo indica un impegno collettivo verso stili di vita più attivi. Rispetto agli anni precedenti, la percentuale di sedentari è diminuita, segnalando un progresso nella consapevolezza riguardo all’importanza dell’attività fisica.

Il confronto con altre regioni del Sud Italia evidenzia ulteriormente la positività della situazione in Sardegna, dove la percentuale di sedentari è notevolmente inferiore. Questo trend suggerisce che, nonostante le sfide, i sardi stanno abbracciando un approccio più salutare alla vita.

Fumo e consumo di alcol in Sardegna

Nel 2025, il 18,4% della popolazione sarda di età superiore ai 14 anni è fumatore, un dato leggermente inferiore alla media nazionale. Tuttavia, la percentuale di fumatori è in aumento, con un incremento di 1,5 punti rispetto all’anno precedente. La maggior parte dei fumatori consuma sigarette, e si osserva un aumento significativo nel consumo di sigarette a basso volume, mentre il numero di grandi fumatori sta crescendo.

Per quanto riguarda il consumo di alcol, i sardi si caratterizzano per un approccio moderato. Tuttavia, il fenomeno del “binge drinking” è in crescita, con un 9,8% di bevitori che partecipano a questo comportamento, superando la media nazionale. Questi dati evidenziano la necessità di interventi per promuovere un consumo responsabile di alcol e per affrontare le problematiche legate al fumo.

Iniziative regionali per la salute

In Sardegna, sono state implementate diverse iniziative per affrontare i fattori di rischio per la salute. Con l’entrata in vigore della Legge Regionale dell’11 settembre 2020, ogni ASL ha istituito un Dipartimento di salute mentale e dipendenze, che include servizi per la prevenzione e la cura delle problematiche legate all’abuso di alcol. Inoltre, sono disponibili strutture riabilitative private accreditate sul territorio.

Per combattere l’obesità e promuovere uno stile di vita attivo, i Servizi di igiene degli alimenti e della nutrizione delle ASL svolgono un ruolo cruciale, organizzando campagne informative e promuovendo scelte alimentari sane. Infine, nel dicembre 2024, la Giunta regionale ha approvato il potenziamento dei Centri Antifumo, destinando risorse per promuovere stili di vita sani e sostenere percorsi antifumo, sottolineando l’impegno della Sardegna nella lotta contro i fattori di rischio per la salute.

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