Ultimo aggiornamento il 19 Febbraio 2025 by Luisa Pizzardi
Il direttore di palco del Festival di Sanremo, Pippo Balistreri, ha condiviso le sue esperienze e le sfide affrontate durante l’edizione del 2025 in un’intervista esclusiva con Adnkronos. Balistreri, che ricopre questo ruolo dal 1981, ha rivelato che ogni anno, subito dopo la finale, si promette che sarà l’ultimo festival a cui partecipa, ma alla fine trova sempre la forza di tornare.
Le sfide del festival di sanremo 2025
Durante l’edizione di quest’anno, Balistreri ha dovuto affrontare momenti di grande **tensione**, come quando i Duran Duran si sono presentati con un tir carico di **strumenti**. “Durante una pausa pubblicitaria, abbiamo dovuto compiere un vero e proprio **miracolo** per portare tutto sul palco e collegare i vari strumenti. Ma ci siamo riusciti grazie a una squadra di **tecnici** straordinari”, ha dichiarato Balistreri con orgoglio. La sua carriera nel festival è iniziata quando il produttore artisticamente di Sanremo, Gianni Ravera, lo contattò mentre lui lavorava come **DJ**. La sua conoscenza delle **lingue** si rivelò fondamentale quando i Dire Straits arrivarono e nessuno riusciva a comunicare con loro, tranne lui.
Quest’anno, il festival ha visto la partecipazione di 29 artisti in gara, oltre a 4 Nuove Proposte, e una serata dedicata alle **cover** con più di 140 artisti sul palco. “Ogni edizione di Sanremo è impegnativa, ma la serata delle **cover** è quella che ci mette maggiormente alla prova, con un afflusso di artisti e strumenti che crea un vero e proprio **traffico** dietro le quinte”, ha spiegato Balistreri. Unico inconveniente si è verificato con i cantanti Bresh e De André, dove un **problema tecnico** ha causato un **malinteso**. “La reazione di Cristiano De André non è stata delle migliori, ma è importante avere **rispetto** per chi lavora in un ambiente così frenetico”, ha aggiunto.
Le opinioni di balistreri sulla competizione
Balistreri non ha esitato a esprimere il suo disappunto riguardo alla **vittoria** di Olly, definendola “una **vittoria muscolare**” e affermando che musicalmente c’erano artisti più meritevoli. Ha condiviso il suo **podio** ideale, con Giorgia al primo posto, seguito da Gabbani e Achille Lauro. “Il momento più emozionante del festival per me è stato il **duetto** di Giorgia con Annalisa sulle note di ‘Skyfall’. È stata una **performance** straordinaria e ho fatto i complimenti a Giorgia per il suo incredibile festival”, ha commentato Balistreri, sottolineando il **boato** di disapprovazione che si è levato dall’Ariston quando non sono stati inclusi nella **cinquina finale**.
Negli ultimi due anni, Balistreri ha dichiarato che avrebbe lasciato il festival, ma ora, con un po’ di distanza dall’evento, la sua posizione sembra più aperta. “Domenica sono sempre **esausto** e dico ‘mai più’, ma se mi chiederanno di tornare, valuterò la **situazione**”, ha detto. La Rai ha iniziato a coinvolgere giovani **professionisti** nel suo team, il che potrebbe suggerire un futuro **passaggio di consegne**.
Il futuro del festival di sanremo
Balistreri è fermamente convinto che un festival di Sanremo al di fuori della Rai non sarebbe possibile. “Nessuno ha la **competenza** e il **know-how** accumulato da questa azienda nel corso degli anni. La **qualità** dei materiali e della **tecnica** della Rai è senza pari, non solo in **Italia**”, ha affermato. La sua esperienza e il suo attaccamento al festival sono evidenti, e nonostante le difficoltà, il direttore di palco continua a essere una figura centrale nell’organizzazione di uno degli eventi musicali più attesi del paese.